giovedì 2 maggio 2024

L' ITALIA FASCISTA E LA PALESTINA

 


 Verso la metà degli anni Trenta l’Italia fu il primo Stato europeo a sostenere concretamente la lotta di liberazione del popolo palestinese dal mandato britannico e dal progetto sionista in Terra Santa. Non si trattava soltanto di un appoggio politico, ma di un autentico sostegno materiale; in altre parole, Mussolini finanziò per quasi due anni la prima intifâda palestinese: una rivolta contro il dominio coloniale britannico che provocò, nel 1937, 200 vittime e nel 1938 ben 2000. Le ragioni che spingevano Roma a sostenere i musulmani di Palestina erano molteplici. Innanzitutto la volontà di contendere alla Gran Bretagna il primato nel Mediterraneo: dagli archivi del ministero degli Esteri italiano emerge infatti che, fra il 10 settembre 1936 e il 15 giugno 1938, il governo di Roma versò all’Hâjj Amîn al-Husaynî, Gran Mufti di Gerusalemme, che guidava la rivolta, la somma di 138.000 sterline, molto considerevole per l’epoca.

 

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