Ventidue racconti noir tra l’ironico ed il macabro, tutti giocati sul finale. L’occhio, sia inteso in senso proprio che in senso metaforico, veicola emozioni, stati allucinatori, angosce e false testimonianze. Quest’occhio è clinico perché richiama patologie da ospedale, perché vede una realtà che non può essere razionalmente tale e che spesso non è possibile spiegare. Il mistero che permea certe situazioni è più di una volta destinato a non essere risolto. Proprio in questa sua non soluzione alberga il fascino di situazioni insospettabili, vera forza midollare delle storie…“Uno dei pregi del libro è che ti avvince e, se cominci a leggerlo, non riesci più a smettere. E’ come una lunga sciarada fatta di indovinelli la cui soluzione ti può portare sulla soglia della comprensione profonda del subconscio, oppure lungo la gradinata della pazzia”. (Mario Lozzi).“Allucinatorio e inquietante, un racconto squisitamente letterario che entra dentro le viscere e le strizza fino a toglierti il fiato” (Salvo Zappulla). Racconti noir tra ironico e macabro, opera della scrittrice e saggista dott.ssa Maria Antonietta Pinna. Uno dei pregi del libro è che ti avvince e se cominci a leggerlo non riesci più a smettere. E' come una lunga sciarada di indovinelli surreali che, alla fine, può portarti o a cogliere strane profondità dell' inconscio o condurti, come scriveva Lovecraft, alle " Montagne della follia". Avvincente. Occhio, però, che se questi racconti vi sembrano possibili, ciò vuol dire che la vostra mostrificazione è già cominciata da un pezzo ed è molto opportuno che vi preoccupiate....
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