RITORNA IL LIBRO " CUORE". MA QUESTA VOLTA E' IL " CUORE NERO"

 

Prima edizione integrale del dopoguerra di un classico censurato  della letteratura per ragazzi, corredato con le  numerose illustrazioni d’ epoca con il gusto degli anni '30 della edizione originale  . Anche questo libro, pur essendo un libro per ragazzi, ha subito ben TRE distruzioni di edizione , sempre da parte del fin troppo noto Monopolista Circonciso che dalla morte trae profitto. Ora si è pure allargato : non trae solo profitto dalla morte dei piccoli editori che sistematicamente distrugge per fare incetta del loro magazzino sparpagliato qua e là , per poi rivenderne i libri trattenendosi tutto il guadagno : poiché l’ appetito vien mangiando , ora si è lanciato pure a trarre profitti dal genocidio di essere umani, come ci documenta il rapporto Albanese dell’ ONU , che indica la nota multinazionale libraria intenta a lucrare enormi profitti in Palestina al fianco dello stato genocida di israel. Boicottate Amazon. Non comprate più niente da lui.  Anche se trovate lì libri della Lanterna, sappiate che sono libri ottenuti con il  metodo della distruzione del catalogo della casa editrice ed incetta successiva presso lo stampatore delle giacenze invendute e invendibili e per questa ragione cedute dallo stampatore  a costo quasi ZERO  . Di questi libri carpiti da Amazon e messi in vendita sui suoi canali, neanche un centesimo viene erogato alle Edizioni della Lanterna. 

Ma ritorniamo al nostro libro.Con “ Ragazzi della Rivoluzione” ritornano ancora una volta  gli " anni ruggenti" dell' Italia mussoliniana, in un libro di letteratura per ragazzi, tolto dall' oblio censorio " democratico" di oltre 70 anni. Presentiamo la rivoluzione fascista delle Camicie Nere vissuta da una scolaresca i cui studenti, abbandonati per un momento i libri di scuola, come novelli pirati salgariani, si gettano nella guerra civile sotto la bandiera nera e tricolore delle squadre d' azione, al fianco del loro fratelli più grandi ritornati vittoriosi dalle trincee. Un libro che si inserisce nella tradizione dei libri per la formazione civica dei giovani, inaugurata dal risorgimentale libro " Cuore", ma che strizza un occhio alle avventure salgariane che erano all' epoca - e non solo - il lievito delle generazioni degli " anni ruggenti". In fondo, l' epopea della rivoluzione delle Camicie Nere e del Ritorno dal Fronte , si prestava benissimo ad un romanzo d' avventura, innestato nel realismo storico e sfuggiva così al rischio di un agiografia spenta che aleggia invece  su molte pagine del giuggioloso romanzo risorgimentale. Molto più avvincente, dinamico e solare questo libro che potremmo chiamare il  “ Cuore Nero”. 

 

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TUTTO PER L' ORO

 Prima ristampa dal dopoguerra di un romanzo popolare per ragazzi di Ugo Mioni, romanziere e sacerdote cattolico, molto popolare ed apprezzato fino al secondo conflitto mondiale, quando incappò nella censura totalitaria della lobby ebraica e in una feroce stroncatura di Antonio Gramsci che lo etichettò come " reazionario e antisemita cattolico ". La storia di un giovane strangolato da affaristi senza scrupoli, fra cui la sordida figura di un usuraio ebreo, molto frequente nella società del tempo. Un avvincente romanzo, molto adatto per l' insegnamento ai giovani dei valori morali. Un testo controcorrente che ci riporta ai fulgori della narrativa cattolica per i giovani. Odiatissimo ancora oggi dalla lobby ebraica in Italia. 

Anche questo volume ha subito la violenta censura da parte di Amazon che ne ha cancellato fin dal 2020 la  prima riedizione della Lanterna, ma.... il denaro non puzza per i circoncisi, l' importante è non darlo ai goijm : infatti, Amazon ha fatto incetta delle copie rimaste presso lo stampatore e poichè il libro desta un certo interesse di lettori, lo ha messo in vendita sui suoi canali e... guardate un po' il prezzo : 32 euro ! ... di cui neanche un centesimo va alle Edizioni della Lanterna . E' un vecchio trucco piratesco che Amazon applica nei nostri confronti da almeno 5 anni, previa sistematica distruzione del nostro catalogo a tal fine .Per questa ragione noi non mettiamo più in vendita niente su Amazon. Acquistate il volume, invece,  ad un prezzo equo e conveniente ( 18 euro) presso di noi : saboterete Amazon che finanzia il genocidio palestinese e  che ha tentato di distruggerci almeno tre volte, derubandoci anche delle risorse economiche :  sconfiggerete nel vostro piccolo le sue truffe. Per acquistarlo , ecco il link :

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ALLE MONTAGNE DELLA FOLLIA

 

Ventidue racconti noir tra l’ironico ed il macabro, tutti giocati sul finale. L’occhio, sia inteso in senso proprio che in senso metaforico, veicola emozioni, stati allucinatori, angosce e false testimonianze. Quest’occhio è clinico perché richiama patologie da ospedale, perché vede una realtà che non può essere razionalmente tale e che spesso non è possibile spiegare. Il mistero che permea certe situazioni è più di una volta destinato a non essere risolto. Proprio in questa sua non soluzione alberga il fascino di situazioni insospettabili, vera forza midollare delle storie…“Uno dei pregi del libro è che ti avvince e, se cominci a leggerlo, non riesci più a smettere. E’ come una lunga sciarada fatta di indovinelli la cui soluzione ti può portare sulla soglia della comprensione profonda del subconscio, oppure lungo la gradinata della pazzia”. (Mario Lozzi).“Allucinatorio e inquietante, un racconto squisitamente letterario che entra dentro le viscere e le strizza fino a toglierti il fiato” (Salvo Zappulla). Racconti noir tra ironico e macabro, opera della scrittrice e saggista dott.ssa Maria Antonietta Pinna. Uno dei pregi del libro è che ti avvince e se cominci a leggerlo non riesci più a smettere. E' come una lunga sciarada di indovinelli surreali che, alla fine, può portarti o a cogliere strane  profondità  dell' inconscio o condurti, come scriveva Lovecraft, alle " Montagne della follia". Avvincente. Occhio, però, che se questi racconti vi sembrano possibili, ciò vuol dire che la vostra mostrificazione  è già cominciata da un pezzo ed è molto opportuno che vi preoccupiate....

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L' OMICIDIO RITUALE DI DAMASCO

 

Un intensissimo romanzo storico, opera del famoso romanziere cattolico Ugo Mioni e dedicato alla atroce morte di Padre Tommaso, frate cappuccino, trucidato per mano ebraica nel secolo scorso a Damasco in un orrido rituale di sangue e morte . L' orrendo crimine sconvolse la società del tempo e mise alla luce orribili pratiche "rituali" del mondo giudaico. L'opera, ("L'omicidio rituale. Appunti su un viaggio in Libano ea Damasco"), che attinge a numerosa documentazione degli atti processuali del tempo, è stata ristampata per la prima volta dal suo apparire nel 1895 e ci riporta in un momento storico non così lontano da appartenere del tutto al passato. Un romanzo storico che è stato ingiustamente cancellato per oltre un secolo dagli scaffali delle librerie e che ritorna ora alla luce a scandagliare gli oscuri recessi di terribili personalità criminali in cui ogni luce etica è soffocata da un odio che nulla ha di umano e che lascia atterriti . Ampia presentazione dell'Editore che ricostruisce fortune, echi e influenze culturali esercitate da questo prezioso libretto.

 Nuova  edizione in elegante copertina di un libro molto apprezzato dai Lettori e molto boicottato dalla " lobby che non esiste" e dai suoi sicari culturali progressisti. Infatti, questo libro, una volta edito  con Amazon ed immesso nel relativo mercato, venne attaccato violentemente da segnalatori di chiara impronta sinistra che alla fine sono riusciti ad imporre censura e cancellazione distruttiva al Monopolista Circonciso, benchè trattasi di opera di narrativa . E' la cancel culture , ragazzi : la fase terminale di un Occidente che a parole si dice liberale e democratico, ma nei fatti distrugge idee e pensiero non allineato con i suoi Dogmi Circoncisi, non potendo ancora cancellare le persone, anche se si sta industriando per farlo , prima o poi. Qualcosa ne sa l' editore di queste opere che è stato deportato in carcere e privato del suo lavoro per essere - geneticamente quasi - un non allineato. E così è caduta nell' oblio una delle opere più suggestive del romanziere e sacerdote cattolico Ugo Mioni, il cui libretto venne pubblicato con l' imprimatur di una Chiesa cattolica ancora pre-conciliare. Ancora due parole su questo libretto che ritrova la luce e i suoi Lettori grazie alla pertinacia dell' avvocato Longo. La vicenda del martirio per mano giudaica di padre Tommaso di Damasco colpì anche Adolf Hitler che nel 1940 diede incarico all' agenzia cinematografica tedesca di trarne un film, che purtroppo non vide mai la luce a causa degli esiti del conflitto mondiale . In tempi recenti, la vicenda di Padre Tommaso narrata in questo libretto fu ispirazione per un libro che ha avuto un successo clamoroso nel modo arabo ed opera del generale siriano Tlass : " Gli azzimi di Sion". Motivi per leggerlo che ce sono molti : fatelo,  prima che sull' intero occidente scenda il buio di una tirannia globale assoluta che impedirà la circolazione, anche minimale, di libri come questo, sgraditi a Sion e ai suoi vassalli. 

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L' ASSASSINO ? ALL' OMBRA DELLA SINAGOGA

 

Ristampa integrale di un famosissimo romanzo giallo di Romualdo Natoli del 1941. Natoli, uno dei padri del romanzo giallo italiano, è stato drasticamente censurato per i suoi gialli d' anteguerra, poichè oggi sarebbero ritenuti " politicamente scorretti". Ristampa di un classico del genere dei " gialli fascisti" in onore della libertà di cultura contro la dittatura del " pensiero unico " e del " politicamente corretto". Ritorna l' Ispettore Schurke, investigatore della polizia criminale tedesca, alle prese, nella Francia occupata del 1941, con un misterioso assassinio in un poligono militare francese. Primo sospettato : un ufficiale dell' esercito sconfitto, ma il fiuto di Schurke, il poliziotto che cita i classici latini e filosofici con eleganza e noncuranza , riuscirà a scoprire l' omicida, velato, come recita un capitolo del romanzo,  " sotto il segno di Israele". Il colpevole, nascosto “ all’ ombra della sinagoga”  verrà stanato.  Un romanzo giallo " scorrettissimo".....Assolutamente impagabile e liberatorio vedere, per una volta, i “ buoni  ” nella veste di “ cattivi” e viceversa….ottima introduzione di Maurizio Rossetti sul " ritorno dei gialli fascisti".

 

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QUANDO VOLAVANO GLI AQUILOTTI DI GOERING

Parigi, 1941. Mentre la Francia decadente viene occupata dalle truppe germaniche, la city di Londra e i suoi santuari della finanza usuraia vengono martellati dagli " aquilotti di Goering". Così si esprime Schurke , l' ispettore della polizia anticrimine del Reich, catapultato In Francia per risolvere un intricato caso di omicidio, in questa ristampa integrale del romanzo giallo politicamente scorretto di Romualdi Natoli, pubblicato nel 1941 e ora ristampato dalle Edizioni della Lanterna. Un romanzo giallo in cui le atmosfere psicologiche e le descrizioni ambientali sono gli elementi di punta del romanzo. Alla fine, l' autore dei crimine viene scoperto e il suo nome ci riporta alle doppiezze ambigue di un certo mondo medio orientale corrotto e decadente. "Quando volavano gli aquilotti di Goering" erano evidentemente i tempi giusti per indagare con successo sui crimini di certi soggetti intoccabili....e il capitano Schurke non si è fatto mancare l' occasione. Un romanzo giallo di squisita eleganza e politicamente scorrettissimo.

 

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UN MARCHIO CHE NON SI DIMENTICA

Un romanzo giallo che rappresenta una autentica ossessione per gli intellettuali dell’ intellighentzia  yddish in Italia : l' avventura più aspra del commissario Schurke, della polizia criminale tedesca. Scritto negli '40 durante la guerra, interpreta i sentimenti popolari più  diffusi all’ epoca  nei confronti del mondo ebraico, dipinto come imbroglione, usuraio ed immorale. Un romanzo di classe, messo all' Indice dalla lobby che non esiste e mai più fino ad ora ristampato, nonostante la sua valente qualità letteraria. La ottusa criminalizzazione letteraria giustifica, in nome della libertà di pensiero e culturale, la determinata decisione di ristamparlo, per la prima volta dal 1941, per ricucire un tassello lacerato della cultura popolare italiana. Sorpresa : dalla lettura si scopre che è  un ottimo romanzo giallo e nei tempi attuali  aiuta anche a combattere la sclerosi intellettuale del pensiero unico : impagabile vedere, per la prima volta, i " buoni" ( ebrei) nei panni dei " cattivi" e viceversa...tutti gli uomini sono uguali, o no ? Anticonformista. Un libro per chi non ha paraocchi ideologici.

 

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GIARABUB, L' OASI DEGLI EROI

Giarabub . storia dell’ “ oasi degli eroi”, una pagina della seconda guerra mondiale dove una guarnigione dell’ esercito italiano ha scritto nel sangue una epopea di eroismo tale che fece dire a un generale inglese, vittorioso su questi soldati indomabili : “ Il soldato inglese ha stupito il mondo, ma il soldato italiano ha stupito il soldato inglese”. Posto a difesa di una oasi strategica nel deserto libico, il drappello di soldati italiani resistette durante tutto  l’ inverno 1940-1941 ad un assalto di truppe anglo/australiane enormemente superiori in armi, tecnologia militare e uomini. Isolati dalle altre forze dell’ Asse, gli Italiani, pur stremati dalla fame e dalla sete, inflissero notevoli perdite  agli assalitori che non ebbero ragione degli strenui difensori in oltre tre mesi di assedio nell’ atroce inverno del deserto libico. Agli Italiani venne concesso l’ onore delle armi, a battaglia finita, onore raramente concesso dagli Inglesi ai loro avversari. Nel romanzo di Asvero Gravelli, scritto nel 1943, rivive l’ epopea dei tenaci soldati italiani. Difficile che la commozione non colga il lettore scorrendo queste pagine, dove pare echeggiare ancora la famosissima canzone dedicata agli eroi della saga di Giarabub : “ Colonnello, non voglio il pane / Dammi il piombo pel mio moschetto!/ C'è la terra del mio sacchetto /Che per oggi mi basterà”. Uno dei tanti motivi per essere orgogliosi di essere Italiani. Il libro è arricchito da fotografie d’ epoca. Prima riedizione (integrale) dal 1943 perle Edizioni della Lanterna.

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IN ONORE DEGLI EROI VENETI

Pubblichiamo l’orazione funebre scritta dal cavaliere e procuratore veneto Paolo Paruta , storico, politico e diplomatico veneto , importante personalità culturale della Repubblica di Venezia fu pronunciata in lode e a eterna memoria della vittoriosa battaglia contro i Turchi , oggi ricordata come “ battaglia di Lepanto”, accaduta il fatale giorno 7 ottobre nell’anno 1571, nel cui giorno ridiamo alla luce questo antico scritto. Questo scritto , pubblicato nell’ agosto dell’ anno successivo, voleva rimuovere nei veneti quel sempiterno dolore che nasce nell’animo alla privazione delle persone amate ma nella volontà del Paruta andava letto non con il pianto come si suole fare, ma con molta gioia lodando la virtù dei defunti e osannando la loro felicissima sorte. Rimanga questo scritto a lode ed onore imperituro del fedeli e coraggiosi eroi della Repubblica Veneta che con il loro sacrificio vinsero e salvarono così l’ intiera Europa dalla barbarie mussulmana per i secoli a venire. Il testo è stato riscoperto da Lugin Tieppo, membro dell’ attuale Maggior Consiglio della Repubblica Veneta e che firma anche la nota di presentazione a questa riedizione, dopo secoli di oblio.

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UN RACCONTO DELLA GUERRA PERDUTA

Bir El Gobi, alture del Gebel, Africa orientale italiana: una pagina di eroismo dell'esercito italiano, passata alla storia. La coraggiosa resistenza dei reparti della divisione corazzata Ariete e dei Giovani Fascisti alla avanzata inglese nei deserti d'Africa, per la penna dell'autore de "Fascist Criminal Camp". Pagine commoventi di ottima letteratura che vanno dritte al cuore anche dopo 70 anni. Dedicato integralmente alle gesta coraggiose dei soldati italiani, dai carristi della Folgore al battaglione Giovani Fascisti. Il richiamo del dovere incompiuto che richiama il giovane protagonista nel deserto africano a combattere, sentendo orami quella la sua casa , con i suoi fratelli, vivi o morti. Le parole finali della moglie di uno dei protagonisti, non tanto difficili da decrittare nell'Italia lacerata del dopo-guerra : “ Sì, ritornerà la pace e la luce in me, quando tornerà Benito..” – che non è solo il nome del marito caduto nel deserto africano…Un classico della letteratura controcorrente. Da leggere assolutamente.

 

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ASSASSINI DI IERI, ASSASSINI DI OGGI

 

La prima ristampa del dopoguerra di uno dei primi classici della narrativa poliziesca " made in Italy", edito negli anni '30. Il giallo all' italiana oggi è un genere di successo, ma una occhiuta censura ha impedito di leggere i primi gialli all' italiana, perchè pubblicati durante il Fascismo e " politicamente scorretti". Un giallo di pregio, capostipite del genere poliziesco in Italia, ingiustamente censurato, come gli altri del genere , ma scritti  nell' Italia fra le due guerre. Politicamente scorretto ? Certo, ma non possiamo svelarvi qui le ragioni, perchè sarebbe come svelarvi chi è l' assassino , cosa che ogni lettore di libri gialli deve scoprire da sè ...una lettura avvincente e controcorrente. Magari chi è l’ assassino del romanzo è anche l’ assassino di libri nella attuale cancel cultur barbarica, che imperversa….Scommettiamo ? Contro i tabù del pensiero unico dominante e la sua ipocrita catalogazione a senso unico dei " buoni " e dei " cattivi" ...

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UNA NOVELLA FRA INCUBO E STORIA

Per la prima volta dal 1868  integralmente  tradotto ed edito in lingua italiana il racconto gotico di John Retcliffe “ il segreto dei cimitero ebraico di Praga”, che riecheggia i Protocolli dei Savi Anziani di Sion : in una notte raggelante di tregenda , di fronte ad un attonito spettatore, appaiono nel cimitero gli spettri di antichi rabbini che declamano il progetto di dominio mondiale di Sion di cui loro sono i terrei depositari.

Il racconto costituisce la pubblicazione integrale del relativo  capitolo del romanzo “ Biarritz” il cui autore Hermann Goedsche , celato sotto lo pseudonimo di John Retcliffe, morì tragicamente in circostanze rimaste misteriose.

Questo famosissimo “ romanzo storico antisemita”, secondo la definizione datane da Prezzolini, tanto citato quanto mai letto , è ora disponibile in edizione integrale per il lettore italiano, in una edizione realmente degna di nota .

Accompagna il racconto una introduzione di Edoardo Longo ( “ una novella fra incubo e storia”) che ripropone il quesito della veridicità dei Protocolli di Sion attraverso le esperienze professionali dell’ autore, avvocato difensore di imputati perseguitati dalla lobby ebraica, nonché elabora   una inedita e suggestiva  interpretazione del romanzo che, sotto il velame di un apparato simbolico, decrittato,  potrebbe celare veramente in segreto : il  sorgere all’ epoca   di una nascosta quanto potente Gran Loggia ebraica con i suoi frenetici  programmi di potere.

Una simile organizzazione in realtà oggi sappiamo che esiste realmente : si tratta de  “ I Figli del patto”, organizzazione massonica esclusivamente ebraica e con obiettivi malcelati di controllo sulla società . Sappiamo anche che questa associazione massonica ultra razzista non è sorta da un giorno all’ altro, ma ha avuto una lunga gestazione, quasi ultra secolare. “ O voi che avete gli intelletti sani, mirate cosa si ‘asconde sotto il velame de li versi strani”. Già ammoniva così Dante Alighieri e l’ esistenza di una lettura criptica  dietro gli orpelli di una funerea atmosfera spettrale non appare alquanto inverosimile e l’ autore della presentazione al libro ci tratteggia alcune di queste celate   simbologie.  

In fondo, “ Savi Anziani” non è altro che la stessa locuzione di “ Venerabili Maestri”, titolo che in massoneria compete agli alti gradi, che dipendono direttamente da “ Superiori sconosciuti”…

I Protocolli di Sion hanno una radice di inesplorabile veridicità ?

E’ il quesito indicibile  cui cerca di dare risposta lo studio di Gianluca Casseri,  pubblicato  in appendice al volume,   partendo proprio  da questo racconto gotico, che ricorda  “1984” di Orwell e la descrizione onirica di  una futuribile ed inquietante società totalitaria dominata da “ superiori incogniti”.  

Oggi noi viviamo in una epoca che pare conformata ai “ desiderata” dei Savi di Sion e agli incubi disvelatici dagli Spettri rabbiosi degli antichi Rabbini del Cimitero. Questa è la conclusione di Casseri, studioso di letteratura e di  arcano ,prematuramente e tragicamente scomparso qualche anno fa.

Chiude il libro uno scritto, sempre di Edoardo Longo, sui “ segreti delle sinagoghe “ e sulle occulte maledizioni contro i non ebrei che riecheggiano anche oggi  nei rituali ebraici   , che  ricordano sinistramente le maledizioni degli spettri del Cimitero. Pochi conoscono questa circostanza e la nera “ Quindicesima benedizione” con cui gli ebrei osservanti, ancora oggi, nel segreto delle  loro sinagoghe, invocano la morte  e lo sterminio dei non ebrei . Un frammento dell’ odio gelido degli Spettri del Cimitero è così  presente ancora oggi, dopo secoli e secoli, nell’ oscuro delle Sinagoghe.

Nel libro dell’ autore di questa scoperta,  Gian Pio Mattogno, ne  “ Il non ebreo  nella letteratura talmudica “ ( edizioni della Lanterna : https://www.lulu.com/it/shop/gian-pio-mattogno-and-edoardo-longo-and-edoardo-longo/il-non-ebreo-nella-letteratura-rabbinica/paperback/product-g6w9jr.html?page=1&pageSize=4 ), abbiamo pubblicato le fotografie integrali di queste orrende maledizioni, tratte da un “ libro di preghiera” (!) attualmente in vigore nelle sinagoghe. Precisiamo, prima che qualcuno pensi di accusarci di “ deliri antisemiti”….

Esistenza di una Gran Loggia ebraica volta al dominio del mondo. Preghiere di maledizione e invocazioni allo sterminio dei non ebrei recitate ancora oggi nelle sinagoghe : quando la realtà supera la fantasia della letteratura….. Forse gli Spettri li troviamo in qualche sinagoga o in qualche loggia…

“ O voi che avete gli intelletti  sani, mirate ciò che si nasconde sotto li versi strani…”

Oltre 120 note esplicative e bibliografiche fanno di questo volume un libro assolutamente unico ed imperdibile, degno corollario  per una leggenda cupa e inquietante  che pare essere , più che una mera fantasia ossianica, una sorta di  signum  destinato  a generazioni di lettori. Un messaggio in bottiglia lanciato nell' oceano del tempo affinchè giungesse fino a noi.  Un libro che fa riflettere. Ben più di quanto vogliano i suoi denigratori.

Osiamo esprimere  l' indicibile domanda : questo racconto cela veramente un segreto ?

Edizioni della Lanterna

 

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CANTA MITRAGLIA LA RUMBA FULMINANTE

 

Una antologia che rappresenta un momento alto della letteratura di guerra, quella della raccolta di racconti racchiusi sotto il titolo “ Canta mitraglia la rumba della morte”, qui riproposti dopo la prima edizione del 1996 curata e selezionata da Pietro Caporilli. Sfilano sotto i nostri occhi episodi autentici di raro eroismo di combattenti italiani nella fase corrusca e finale della guerra perduta, narrati con rara maestria sovente da ex commilitoni che l’ avevano vissuti con i protagonisti. Sotto i nostri occhi un ‘ Italia dimenticata : quella di persone del popolo che, vestendo la divisa hanno manifestato qualità di eroismo e coraggio con una semplicità e determinazione degne delle antiche saghe guerriere. Fotografie di un ‘ Italia che non c’è più, sostituita da una generazione Z che dedica il proprio cuore e la propria anima a spinelli, smartphone e influencer… Quando mancano gli eroi, manca il futuro. Pagine che a leggerle ancora oggi commuovono profondamente a cominciare dal primo racconto cui è dedicato il titolo dell’ antologia.

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CAMERATISMO OLTRE LA MORTE

Trieste, estremo confine orientale d'Italia. Questo libro è opera del giornalista e scrittore Piero Belli ( il mitico “ testa di ferro”), già legionario fiumano collaboratore del quotidiano “ il popolo di Trieste”. Carico di verve giornalistica e vigore polemico, il Belli ricostruisce lo spirito nazionalista della Trieste fra le due guerre ed è autore di una ricostruzione particolarmente struggente dell'impresa di Fiume (“ La notte di Ronchi”, già pubblicata dalla Lanterna) . Il racconto qui pubblicato, ricco di pathos, è ispirato ad una vicenda realmente accaduta nel 1920 a Trieste: “Il furto di un cadavere”, che ha per protagonisti i membri di un fascio di combattimento, dove si scopre che il senso di cameratismo e di appartenenza alla medesima trincea della lotta nazionale dura anche dopo la morte. Dove si scopre che “onore” e “fedeltà” non erano solo uno slogan. Dove la Patria era sempre la Patria, anche se spesso lontana e ingrata. Un tuffo nella Grande Storia dimenticata di Trieste. L'impareggiabile introduzione storica di Giacinto Reale e le suggestive foto e disegni della città rendono questo libretto una lettura rara e preziosa.

 

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L' ULTIMO VOLO DI ITALO BALBO

 

Italo Balbo non cessa di generare stupore nelle sue opere letterarie. Abbiamo conosciuto il guerriero e il rivoluzionario dalle pagine del suo “Diario 1922”, cronaca dell' anno cruciale della Rivoluzione delle camicie Nere di cui fu uno degli artefici e abbiamo conosciuto l' ardito trasvolatore sulle pagine liriche della cronaca della trasvolata “ Da Roma a Odessa". Non cessa di stupirci in questa opera minore di ambito letterario : il testo di una sua relazione-conferenza tenuta a Ferrara nel 1928 per il convegno annuale di Studi ariostei dedicato al poema L' orlando Furioso. Una conferenza sul volo del paladino Astolfo a cavallo del mitico Ippogrifo, fin sulla luna. L' inventore della moderna aviazione italiana si cimenta con l' archetipo della letteratura italiana derivante dal mito di Icaro. Il politico incontra il letterato e questo breve scritto dalla letteratura sconfina spesso , con arguzia, nella politica. Ma sconfina anche, sorprendentemente, con la profezia più tragica: sembra infatti presagire la sua fine. Così scrive Balbo nel 1928 :“E un giorno, allora, ci troveremo tutti in qualche altro poema, noi che fummo detti e siamo forse, come i paladini di Carlo Magno, dei pazzi, ma dei pazzi santi, come son tutti coloro che sprezzando le lusinghe di una esistenza volgare giocano la vita sulla posta di un grande ideale. Qualche Astolfo risalirà ancora una volta nella luna a ricercare il vostro senno, o Renzo, o Olao, o Umberto, o Giulio, o Nello, o voi tutti, avanguardie ardite della rivoluzione, e quell'Astolfo sarò io, forse, su un cavallo di argenteo metallo, dal palpito igneo e dalle bianche ali distese ; quel giorno, io lo prometto, farò come il paladino antico: incomincerò col cercare sulla luna il senno mio, che prima degli altri e più degli altri è volato lassú, né più ha fatto ritorno!”

 

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IL GIALLO DELL' ALCAZAR

La prima ristampa del dopoguerra di un romanzo giallo pubblicato nel 1937 nella collana dei " gialli del gufo nero". Il romanzo è ambientato nel feroce assedio dell'Alcazar in piena guerra civile spagnola e corre parallelo alla vicenda storica. La tragica epopea dell'Alcazar e la resistenza coraggiosa dei suoi abitanti e soldati , ebbe a ispirare numerosi libri ed anche il famoso film omonimo, oltre a questo romanzo giallo . Dietro lo pseudonimo si cela il famoso scrittore di romanzi Carlo Brighenti , autore anche de " l' assassinio del campione", che le edizioni della Lanterna hanno già pubblicato e di cui è prevista presto una riedizione . Avvincente. In appendice, un lungo ricordo commosso della epopea dell'Alcazar di Toledo.

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I CRIMINI DEI " BUONI D' ELEZIONE"

 

Un racconto giallo sul filo del colpo di scena. Un vertiginoso caleidoscopio sulle abiezioni morali dell'umanità criminale. Mai più riedito dal 1946 perché considerato " politicamente scorretto", in quanto tratta dei vizi, perversioni e crimini del cd “ buoni” d' elezione….viene ora ristampato per la prima volta dopo quasi settanta anni. Non finirà di sorprendere per la sua attualità. Una lettura avvincente e controcorrente, che nulla concede ai luoghi comuni narrativi del " pensiero unico". Imperdibile.

 

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UN BRUCO NELLA GRANDE MELA

 

 New York, anni 30. Nel ventre oscuro della Grande Mela corrotta, i mille labirinti, i meandri pervasi di immense ricchezze di rapina e miserie fra le più sordide del mondo  nascondono di tutto  e potrebbe essere successo anche qualcosa di simile alla trama di questo romanzo giallo degli anni ’40 , opera di Romualdo Natoli, il più censurato dei giallisti italiani, perché accusato di  scrivere romanzi gialli antisemiti , tanto che  nel dopoguerra dovette ricorrere a pseudonimi per poter pubblicare e sopravvivere. 

In questo romanzo degli anni 40, mai più ripubblicato da allora  e impossibile  da trovare anche nelle librerie antiquarie, si respira il clima che ha contribuito  alla sulfurea fama dell’ autore : Misteriosi profughi politici ebrei dalla Russia, un ricco miliardario e il suo testamento, eredi che scompaiono, muoiono e ricompaiono,  vizi, minacce, omicidi senza un filo logico e alla fine… Senza svelare la trama , ancora una volta Natoli ci fa scontrare con una dimenticata verità logica : anche i buoni possono essere cattivi e viceversa…

Una amara conclusione per la polizia della Grande Mela : svelato tardivamente  l’ autore dei crimini, resta l’ atto finale della tragedia che è la giustizia chirurgica, disperata,  fattasi da sè  dalla giovane  vittima della cricca e l’ amara considerazione  che, in fondo, la vittima vendicatrice  aveva “…estrapolato  definitivamente una spaventosa erba gramigna”.

Link per l’ acquisto del libro :

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I PROTOCOLLI DEI SAVI ANZIANI DI DAVOS

Un nuovo e intrigante studio sui Protocolli di Sion e sulla leggenda oscura del Cimitero ebraico di Praga. Non poteva mancare nella collezione delle Edizioni della Lanterna. Gianluca Casseri , studioso di letteratura, mistero ed occulto prematuramente scomparso in modo tragico , prende lo spunto dal romanzo di Umberto Eco sul cimitero di Praga per analizzare le controverse radici dei Protocolli dei Savi Anziani di Sion . Oltre e evidenziare le numerose incongruenze e mistificazioni dell’ opera dell’ Eco, esamina minuziosamente i controversi protocolli leggendo fra le righe gli obiettivi dei misteriosi autori cui sono addebitati.  In appendice uno studio di Edoardo Longo sulle correnti sotterranee dell' odio ebraico verso i non ebrei espresse anche attualmente  nelle sinagoghe giudaiche. Fra letteratura e storia, la analisi dei Protocolli non finisce di stupire in quanto prefigurano l' evolversi del mondo contemporaneo e paiono essere una prefigurazione del' attuale forma di Impero Totalitario del nuovo ordine mondiale. Esattamente quello che viviamo nei nostri giorni. Che l’ obiettivo dei misteriosi Savi sia stato raggiunto oggi, all’ alba del terzo millennio ? Che i “ protocolli” parlino di noi, di oggi ?  Che i Savi di Sion, se qualcosa del genere esiste ,  oggi si radunino   a Davos ?

In vendita  ESCLUSIVA da questo  link  :

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