lunedì 20 ottobre 2025

SACERDOTI DEL VITELLO D' ORO

 


Tre persone morte per recuperare per una banca un rudere di cascina e qualche ettaro di terra che per quella banca non valgono un cazzo.

Quaranta militari per sfrattare tre vecchi emarginati.

Potevano aspettare vent’anni — per una banca vent’anni non sono niente — aspettare che gli occupanti se ne andassero naturalmente, e quelle tre persone sarebbero ancora vive.

Ma no: la banca esigeva il gesto, il timbro, la riconsegna del mattone. E poi? Avrebbe lasciato la cascina alle ortiche, ai rampicanti, come avrebbe fatto comunque se lo sfratto fosse riuscito ieri.

Vale la regola criminale che comanda il sistema: si recupera TUTTO per la banca, persino l’inutile, il valore zero. Anche a prezzo di vite umane. Anche a prezzo della dignità di chi è strozzato dai debiti.

Le banche non sono aziende. Sono sacerdoti del profitto: adorano un bilancio e ignorano chi muore sotto il loro peso.

Alessandro Gombac

venerdì 17 ottobre 2025

LE MANI DEI TRIBUNALI GRONDANO SANGUE

 



Due deflagrazioni potentissime sono esplose nella campagna veronese nei giorni scorsi : la prima , quelli dei tre disgraziati fratelli, morsi dalla disperazione , che hanno fatto esplodere la loro casa-fattoria circondata dai militari dello stato italiano e- poco dopo,  in rapida successione – la deflagrazione dell’ ira  fremente dei vertici  istituzionali per i fatti successi. Della prima tutti ne conoscono la dinamica, sulla seconda invece, ora che se ne sono dissipati in parte i fumi , conviene svolgere qualche riflessione. Sacra Mummia presidenziale, capi del governo, ministri, porta-borse, media,  lutto nazionale di tre giorni, indagini per strage, funerali di Stato,  tutti indignati per i morti e i feriti del “Verona bombing “, per usare una espressione all’ americana ? In parte, ma solo in parte. In minima parte.  La seconda esplosione ha soprattutto il fine di impedire una analisi  seria sulle cause del fenomeno, ha il fine di non far ragionare, perché la vicenda espone tanti profili che sono un’ onta nei confronti dello Stato e del sistema. Stupisce piacevolmente però che molte persone  non si siano fatte ottenebrare il cervello e affiorino così le riflessioni giuste sulle vicenda. Faccio mie le analisi di Luca Andrea Marinelli, perché le  condivido integralmente :

 “Uno stato che espropria i beni dei suoi cittadini per conto delle banche non è degno di esistere. La resistenza dei contadini veneti ha un che di eroico, sembra rappresentare la rivolta del popolo contro un tiranno avido e prepotente. Certamente, come capita spesso, le azioni superano di molto la personalità di chi le ha compiute, ma l'importante è vederne il significato simbolico e qui abbiamo due mondi diventati incompatibili, quello della speculazione sulla pelle delle persone, fatta con il calcolo degli interessi e delle sanzioni e quello contadino, dove una volta i patti si siglavano semplicemente con una stretta di mano. Anche l'assalto al casale, richiama film come Rambo o Leon, dove l'individuo che vive ai margini della società vuole soltanto essere lasciato in pace e reagisce ai soprusi della polizia. Vedremo questa storia come andrà a finire, non mi sorprenderei se comunicassero tra qualche giorno la morte della signora Ramponi, perché annunciata a caldo indignerebbe la popolazione, e l'emozione sarebbe molto maggiore di quella della morte dei tre carabinieri “.



Le mani dei tribunali grondano sangue. 

La famiglia Ramponi, agricoltori e allevatori, versava in estrema difficoltà economica a causa di un mutuo con firme false e debiti gonfiati, situazione che aveva già portato alla perdita di terreni e aziende .L’anno precedente, dopo minacce simili, lo sgombero era stato sospeso. Nel 2025, nonostante il rischio evidente, il tribunale ha deciso di procedere, ordinando l’ingresso delle forze dell’ordine durante le ore notturne.

Questa tragedia non può essere ridotta a un crimine isolato dei fratelli Ramponi. L’invio dei carabinieri in una situazione ad alto rischio rivela un problema strutturale: le pressioni esterne sulle istituzioni hanno condizionato le decisioni giudiziarie e operative. La responsabilità della morte dei tre militari non è solo dei fratelli Ramponi, ma anche di chi ha esercitato pressioni su tribunali, comune e comando dei carabinieri, affinché lo sgombero fosse eseguito rapidamente, senza le necessarie precauzioni.

Ma chi esercita questo tipo di pressione?

Banche, istituti di credito e grandi interessi economici, capaci di accedere alle "sale del potere" e far valere le proprie pretese. È plausibile che la banca che aveva concesso il mutuo e gestito la pratica fosse interessata a liberarsi dei Ramponi e ottenere il controllo della proprietà. In questo scenario, direttori e funzionari potrebbero aver agito per interesse personale, accelerando la procedura di sgombero a scapito della sicurezza dei cittadini e dei militari.

Il meccanismo è molto semplice e io l’ ho visto all’ opera molte volte nei tribunali perché dietro vi è canovaccio operativo degli strozzini ben consolidato  : vi è un lavoratore, contadino, artigiano, piccolo la voratore autonomo, in crisi  economica e che si rivolge  agli strozzini degli istituti di credito bancari . Non riesce a pagare il prestito nei termini. La banca è garantita da una ipoteca sulla casa o sul laboratorio o sulla fattoria della sua vittima. Questo bene immobile fa gola agli sciacalli bancari. Il debitore è solo un povero lavoratore in difficoltà e non ha “ santi in paradiso”, né è collegato ad ambienti di potere, politici o massonici  o istituzionali che siano : nessun parente in loggia, o nella pubblica amministrazione , in qualche partito di maneggioni o nel mondo giudiziario. E’ il soggetto debole, anzi debolissimo, perfetto per accanirsi contro di lui e spolparlo indisturbati  fino all’ osso. Parte così  l’ azione esecutiva , come la chiama anche il codice processuale in modo macabro   : il credito originario  viene moltiplicato da oneri vari, interessi, anatocismi ben oltre il limite dell’ usura, da  feroci parcelle degli avvocati delle banca, da oneri di consulenti  del tribunale e perizie varie, indennità giudiziarie di vario tipo a pioggia, ricarichi a josa, indennità a ufficiali giudiziari, rimborsi al Foglio Annunci Legali e chi più ne ha , più ne metta.  Tanto il poveraccio non può difendersi, non ha avvocato, o se lo ha è il classico tenerone che non combatte  e si limita a conteggiare la sua parcella che finirà  maramaldescamente nel mucchio vertiginoso di quelle della Banka. Che può fare il malcapitato , triturato  da questa compagnia di jene e sciacalli ?  Al massimo,  una denuncia penale che nessun pubblico ministero prenderà mai in considerazione e che verrà pure archiviata con disprezzo quando il malcapitato sarà stato spolpato fino all’ osso dalle banche e dalla  loro corte di parassiti giudiziari. Alla fine, il debito iniziale sarà cresciuto di cinque, sette, dieci volte. L' impegno   della banca è solo quello di moltiplicare il proprio credito al massimo, per rubare l’ immobile e non fa sforzo alcuno per  trovare altra soluzione che sia conciliativa . Tutti uniti per spolpare il poveraccio che è socialmente fragile e  in balia di ogni appetito.

Il risultato è un meccanismo drammaticamente lineare e perverso : il tribunale impone lo sgombero,  le forze dell' ordine  ricevono l’ordine, che va eseguito, spesso senza poter valutare pienamente i rischi.  E tutti i responsabili di questa operazione , dalla Banca in giù, passando per la struttura giudiziaria, si sentono perfettamente  innocenti perché hanno solo compiuto il dovere del loro lavoro e ufficio, facendo finta di non sapere di essere  ingranaggi di una macchina divoratrice perversa. Tanto, se rallentano il loro reciproco operare in obiettiva  sinergia, non mancano neppure  le dazioni ambientali in ambito giudiziario, per giungere all’ obiettivo finale : portar via la casa alla  vittima, pagandola un decimo del suo valore e dopo aver fatto lievitare di dieci volte il credito per impedire ogni soluzione diversa e garantirsi il pignoramento. Hai un debito  di ventimila mila   euro ? Te lo fanno lievitare, con la complicità della magistratura, fino a cento/duecentomila   euro :  a quel punto boccheggi, non puoi pagare più neanche volendo,  ti rubano  la casa e se la acquisiscono fra compari  a prezzo di favore ad  asta libera al valore di poche migliaia di  euro, al massimo, realizzando un profitto indecente sulla tua pelle Loro ingrassano con il tuo sangue e tu puoi morire sul bordo di un marciapiedi. Senza disturbare, però.  In nome della repubblica italiana e della sua strana  legalità.

Leggete questa intervista di una dei tre fratelli veronesi per avere conferma : 

"Con mio fratello lottiamo da 5 anni per avere giustizia. Mio fratello ha avuto un pignoramento ingiusto, gli hanno portato via tutta l'azienda agricola, terreni ed adesso la casa. Oggi volevano fare lo sgombero e ci siamo opposti in tutti i modi; abbiamo riempito la casa di gas per riuscire a lottare". Lo raccontava Maria Luisa Ramponi in un filmato risalente al novembre scorso e pubblicato sul sito del Corriere della Sera. La donna avrebbe lanciato la scorsa notte la molotov che ha causato l'esplosione nel casolare del Veronese uccidendo tre Carabinieri. "Sono cinque anni che lottiamo con avvocati che si sono venduti, ci hanno rovinato, il tribunale fa di tutto per tenere nascosta questa cosa attraverso sentenze sbalorditive. Ci siamo trovati 5 anni fa una firma falsa in un mutuo e non si è più fermata la procedura per colpa degli avvocati. C'è un custode che continua a darci addosso, non abbiamo più nulla e continuiamo a subire e subire. Ci resta solo la casa: anche quella ci vogliono portare via, ci hanno portato via terreni dal valore di un milione e ce l'hanno venduti a poco più di un euro" spiegava Ramponi.

Dietro questa vicenda si cela un problema più ampio: il diritto alla prima casa, sancito dalla Costituzione italiana, viene sistematicamente sacrificato per tutelare gli interessi delle corporation finanziarie, banke in testa. . Nessuno dovrebbe rischiare di perdere la propria abitazione, nemmeno in difficoltà economiche. Dalla crisi del 2008, i pignoramenti sono aumentati in modo esponenziale, lasciando centinaia di migliaia di famiglie nella disperazione. Secondo dati ISTAT, tra il 2008 e il 2009 si registrarono 7,4 suicidi ogni 100.000 abitanti, molti legati a difficoltà economiche e indebitamento.


La vicenda dei Ramponi è un esempio estremo di come il diritto possa trasformarsi in strumento di oppressione. Chi dovrebbe finire sotto processo non sono i cittadini in difficoltà, ma le banche, gli enti di credito e i professionisti che hanno contribuito a creare debiti ingiusti e hanno esercitato pressioni sulle istituzioni. In questa vicenda, lo Stato e la magistratura hanno agito come esecutori di interessi economici, non come garanti della vita e della sicurezza dei cittadini. Il caso di Castel d’Azzano è una tragedia annunciata e una denuncia sociale: un paese che permette che cittadini finiscano in disperazione estrema, fino a mettere a rischio la vita propria e quella dei militari incaricati di applicare la legge, la strana legge italica,  ha perso il senso dell’umanità.

Qui in Veneto in molti si sono suicidati quando hanno sentito  sul collo il fiato mortifero delle banche,  piuttosto che morire di fame  sulla strada. Qualcuno ha reagito, come Luciano Franceschi, indipendentista veneto,    che ha preferito il carcere, ma non ha rinunciato all' Onore,  ed è andato a scaricare un revolver addosso al direttore di banca che aveva attivato nei suoi confronti il protocollo assassino per portargli via la casa. E infatti, il povero Franceschi è morto  prima che la sua condanna penale fosse finita. Merita di essere conosciuta la sua vicenda attraverso i suoi libri,  fra cui  ricordiamo c’ è anche una consulenza tecnica sullo strozzinaggio bancario in Italia che ho fatto redigere in occasione del processo al povero Franceschi.

Il " Verona bombing " mi ha fatto ricordare la tragedia di Franceschi, ma non si può dimenticare il caso Medini , autore di eclatanti proteste bancarie ( https://www.lulu.com/it/shop/edoardo-longo/murato-vivo/paperback/product-nv7enr9.html?page=1&pageSize=4  ) : .prevedo sevizie infinite per i tre fratelli veronesi, così come è capitato a Medini : hanno profanato anche loro il tempio del Vitello d' oro: LE BANCHE. Allo stato non interessa niente dei Carabinieri, ma solo delle banche.


Negli ultimi anni esiste un Comitato, il Comitato di Liberazione Nazionale Veneto che dava supporto e sostegno alle vittime del protocollo assassino con cui le banche spolpano le loro vittime rubandogli casa e attività . Questo Comitato organizzava anche sit in in occasione di sfratti come quello del Verona bombing per sensibilizzare le forze dell’ ordine e dare respiro ai cittadini sotto esecuzione . Funzionava. Ma i tribunali per far cessare l’ intervento del CLNV, ne ha sepolto dirigenti e militanti sotto gragnuole di denunce penali insensate ma rovinose. E ha pure colpito il loro legale, cioè il sottoscritto, mandandomi  prima in galera innocente e poi, con la ben oliata  corruzione di sistema, impedendomi da due anni di lavorare.

Si. Le mani dei tribunali grondano sangue : del sangue di tutti quelli che sono morti o hanno conosciuto la miseria e la disperazione a causa della licenza di uccidere che hanno conferito alle banche ed agli usurai. Come diceva il grande poeta Ezra Pound, sotto il dominio di Usura nessuno può vivere.

Avvocato Edoardo Longo

 




PER CONOSCERE LA TRAGEDIA  DI LUCIANO FRANCESCHI :

https://lanterna88.blogspot.com/search/label/Opere%20di%20Luciano%20Franceschi

 

LA TRISTE STORIA DELLA DEPORTAZIONE DI MICHAEL MEDINI E IL SUO DIARIO DAL CARCERE, ORA PUBBLICATO IN MODO INTEGRALE :

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DEPORTAZIONE

 


L’ impressionante calvario detentivo dell’ avvocato Edoardo longo, innocente, ma reo agli occhi delle toghe italiche di “ lesa maestà giudiziaria” e per questo deportato in carcere, per annichilirlo e impedirgli di proseguire la sua difesa nei tribunali a favore di imputati di processi politici e primi fra questi gli indipendentisti del Veneto. Fra una malasanità carceraria assassina, sbirri  sadici  e tutti gli altri orrori dei carceri italiani, l’ odissea di un pugnace detenuto politico e la persistente testimonianza  dei suoi sostenitori che per ben  otto lunghi mesi ne hanno reclamato ininterrottamente la liberazione avanti ai carceri e ai tribunali. Grande documentazione del sostegno  del popolo veneto all’ “ avvocato dei ribelli” e un focus qualificato  sull’ universo concentrazionario della “ democratura” italica : questo è “ Deportazione”, un libro che è un atto d’accusa implacabile alla bieca malagiustizia delle toghe italiche. Con documentazione inedita, resa pubblica per la prima volta. Impressionante :  da leggere e far leggere.

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MORTE SUL LAGO

 


Un racconto ucronico ambientato ai tempi delle squadre d’ azione fasciste  nei giorni convulsi della marcia su Roma. L’ Autore, forse uno dei più seri storici di quel periodo al quale ha dedicato  decine di libri, ci presenta una versione fantasiosa, un divertissement letterario, una distopia cronologica su “ come poteva andare e non è andata”. Piglio narrativo incalzante, Giacinto Reale ci porta in una dimensione parallela del tempo quasi più paradossale e verosimile degli avvenimenti veri, come solo accade quando uno storico vero cavalca le ali della fantasia.

 

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OSSERVATI DA MOLTO VICINO

 


Un libro molto singolare, questo : opera di un famoso giornalista inglese che negli anni ‘ 30 attaccò duramente Hitler e la sua politica, ma in piena guerra scrisse questo agile libretto di analisi sociale sugli ebrei  descrivendone  senza infingimenti i difetti sociali più clamorosi : mimetismo sociale, affarismo senza scrupoli , adattamento da saltafossi ad ogni cambiamento politico,  infiltrazione lobbistica nei giornali, mancanza di rispetto della parola data, totale inaffidabilità umana e sociale, ingratitudine verso le nazioni che li ospitano. Curiosità finale : il libro venne pubblicato nella Repubblica Sociale Italiana  nel 1944  nonostante la mai rinnegata posizione antinazista dell’ Autore, richiamata anche nel testo.  Quando l’ Autore morì nel 1976, il Times di Londra , nonostante il suo storico antinazismo , che lo portò anche a difendere Otto Strasser, leader nazional-bolscevico, dalle purghe hitleriane, lo dichiarò con disprezzo “ virulento antisemita”. Indovinate chi controllava il Times ?

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STORIA AL CALOR " BRUNO"

 


Un libro assolutamente particolare e controcorrente scritto negli anni ‘ 30  : la nascita e l’ ascesa del movimento nazionalsocialista in Germana fino alla conquista del potere, da un punto di vista assolutamente privilegiato : l’Autore, eroe di guerra  come  ufficiale bavarese e venne gravemente ferito, partecipò al movimento hitleriano fin dal 1921 come amministratore del quotidiano del movimento hitleriano prima  e successivamente  come amministratore generale del partito. Vicinissimo a Hitler  fin dall’ inizio della sua avventura politica,  ci dà una testimonianza in presa diretta di fatti e vicende che cambiarono il mondo. Caratteristica di questo testo è  lo stile incalzante e coinvolgente nella descrizione e  ricostruzione di fatti e vicende  , fra cui  episodi spesso sconosciuti agli altri storici e quindi  al pubblico . Il vigore narrativo conferisce suspense al testo e tiene al calor bianco  la attenzione del lettore. Pagine che ricordano opere quali “ I proscritti “ di Von Salomon e l’   alta tensione dei “ Diari di Turner” di Pierce . Ma non è narrativa, qui si parla di Storia, con il fascino coinvolgente di chi la ha vissuta al fianco del protagonista . Una opera mai ripubblicata in Italia dopo la prima edizione degli anni ruggenti .Leggendola, capirete intuitivamente perché.

COSTO DEL VOLUME : EURO 25 ==


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Il volume costa euro 25 + 2 euro di contributo spese postali. E’ richiedibile solo tramite Editore scrivendo a : alfatrac88@proton.me  - E' un "libro mandala" : per maggiori informazioni sulle modalità di acquisto :   https://lanterna88.blogspot.com/2025/03/i-libri-mandala.html


domenica 5 ottobre 2025

IL FALLIMENTO DEL SISTEMA LIBERALE NEL PENSIERO DI WERNER SOMBART

 


 Viene oggi alla luce una sua pubblicazione, grazie alle Edizioni della Lanterna che ripropongono la riedizione del testo pubblicato nel 1934, in Firenze col “titolo Correnti sociali della Germania di oggi”.

Sombart offre al lettore un quadro della Germania di allora e introduce così il breve saggio, di cui si compone il libro: “Nel correggere oggi – luglio 1933 – le bozze di questo scritto, posso constatare con soddisfazione che l’attuale indirizzo della politica del nuovo governo è quello qui indicato”.

L’opuscolo si apre con l’analisi della società germanica del tempo in cui viveva, di cui l’autore evidenzia l’estrema frammentarietà che dominava in tutti i campi, non ultimo il politico. A farne le spese sarà il Reichstag, dove mancava la possibilità di una formazione con una maggioranza effettiva.

Del resto, l’elenco dei movimenti - in cui si svolgeva la vita politica tedesca - che ha riportato Sombart è abbastanza nutrito. Dalle associazioni di carattere economico dei datori di lavoro, a quelle dei salariati e impiegati, queste ultime distinte in sindacati socialisti, liberali e cristiani; dalle numerose organizzazioni semi-militari alle organizzazioni di classe, dalle unioni confessionali a quelle giovanili: tale eterogeneità rifletteva il variegato e frammentato mondo politico tedesco.

Scriveva Sombart: “Tutti i conflitti, che anche le altre nazioni conoscono, sono da noi portati all’estremo e dividono il popolo in fazioni nemiche, tra le quali non c’è possibilità di intesa…. Nella sfera economico-sociale, il contrasto, comune a tutti i paesi capitalistici, tra borghesia e proletariato, ha raggiunto tale profondità e ha portato a lotte così accanite, come in nessun altro paese. In nessuno Stato l’idea della «lotta di classe», per quanto poco precisa, è presa così sul serio come in Germania, patria di Karl Marx”.

Ne esce un affresco di una Germania fortemente divisa tra individualisti e nazionalisti, democratici e autoritari, repubblicani e monarchici.

Risultava evidente, secondo le riflessioni di Sombart, che tali contrasti si manifestavano nei programmi sociali e nelle proposte per la risoluzione della crisi che colpiva la Germania.

Dopo il fallimento dell’impianto economico-mondiale e di quello tedesco che avevano provocato una disoccupazione di massa, egli propose le sue tesi per l’economia programmatica nazionale, quest’ultima intesa non come “la eliminazione dell’economia privata, che – nel suo aspetto sano – voglio anzi restaurare nei suoi diritti. Economia programmatica significa per me soltanto la immissione nella vita economica di forme nazionali, la creazione di criteri direttivi per una sana conformazione dell’esistenza economica della nazione”.

Per Sombart “un’intelligente economia programmatica dividerà le funzioni economiche in tre sezioni: un’economia dei pubblici poteri, un’economia sottoposta al controllo dello Stato, e un’economia affidata ai privati”. I rapporti economici tra la Germania e gli altri Paesi dovevano essere regolati secondo i propri interessi nazionali.

Il cambio di rotta, auspicato dal pensatore tedesco, non poteva che dipendere dal formarsi di una volontà forte e compatta. Secondo Sombart, difficilmente ciò poteva accadere per via parlamentare, a causa delle forti divergenze tra la moltitudine dei partiti esistenti.

Resta solo la possibilità, che un forte governo autoritario si impadronisca dell’idea economica e dimostri di essere l’incarnazione della «volontà popolare», cioè prenda i provvedimenti necessari nell’interesse della Nazione”. Ed è, per Sombart, quello che poi sarebbe accaduto con l’avvento del nazionalsocialismo.

Matteo Pio Impagnatiello

( fonte : Corriere Nazionale  e Gazzetta Dell’ Emilia )

 

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venerdì 3 ottobre 2025

E' POSSIBILE FRENARE IL SUPREMAZIONISMO EBRAICO ?

 


Ritorna finalmente, dopo 10 anni di censure furiose dalla sua prima riedizione del dopoguerra,  questo particolare libretto senza tempo dalla vita editoriale molto tribolata :  trova la sua riedizione integrale dopo quasi 80  anni dalla sua prima pubblicazione. Esso costituiva l’ intervento di Antonio Martin, con lo pseudonimo di Catholicus, nell’  antologia di studi e ricerche a cura di Paolo Orano intitolata “ Inchiesta sulla razza “ del 1938.L’ intervento di Catholicus è un estratto del ben più ampio ” Io cattolico e Israele” , pubblicato nel medesimo anno e quasi un sequel del libro di Paolo Orano su “ Gli ebrei in Italia” ( ristampato dalla Lanterna ), che all’  epoca destò grande interesse e molta furia da parte ebraica. 

Un libretto di polemica politico-religiosa  introvabile e un utile strumento di analisi storica, ma che svela una imprevista attualità dal momento che il volto supremazionista di Israel si è manifestato nel genocidio del popolo palestinese, rendendo attuale la riflessione su come limitare questa insopprimibile  tendenza egemonica ebraica prima che sia troppo tardi e disveli il suo vero volto. 

Le misure di “ contenimento” del popolo ebraico del secolo scorso descritte in questo libretto  acquistano oggi una luce diversa, non solo di archeologia storico-religiosa . Pensate un momentino ai problemi che sorgeranno in seguito allo sviluppo della colonia ebraica appena insediatasi tumultuosamente  a Cipro, a quella progettata nel Salento italiano e alla " Israel 2.0" da tempo progettata  in Ucraina,  nazione martoriata che difficilmente potrà opporsi a questo progetto che darà il colpo di grazia alla sua identità e sovranità nazionale  :  loro ritorneranno alla grande in Europa , importando il modello Israele  collaudato   in Palestina  che  prevede anche il genocidio finale  della sfortunata nazione che li ospita ? 

Per lettori privi di pregiudiziali ideologiche .

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mercoledì 1 ottobre 2025

IL KARMA FINALE DELL' OCCIDENTE

 

Anche ad un occhio distratto balzerebbe evidente come i nostri tempi siano letteralmente  invasi  da un neo spiritualismo onnipervadente, tanto da far  rimpiangere i tempi del materialismo dialettico , non cosi lontani per  i meno giovani che li  hanno conosciuti personalmente. Come è possibile che dal materialismo si sia  passati a questa espansione poliedrica di tendenze neo-spiritualiste , spesso pure kitsch  e assemblate assieme spesso con cattivo gusto ? 

Per qualcuno è il karma di un Occidente senza più anima e giunto ormai  alla frutta, e c’è chi vede  nello spiritualismo odierno qualcosa come  un brillare di fuochi fatui  che non sono luce, ma solo decomposizione cadaverica. 

Il libro che vi proponiamo analizza  con convincente  profondità questo epifenomeno  di decadenza imperante. Non ho molto da aggiungere nel presentarlo , se non una riflessione che ai cattolici come me sorge spontanea : religione significa il collegamento fra la dimensione umana e la dimensione divida, un cammino che port al’ uomo a Dio. Ma nel new age non si vede un Dio da raggiungere, non è una apparente religione  : dove porta allora questo percorso, anzi , questo intrico caotico  di percorsi  e di culti  ?  E’ un viaggio attorno a se stessi, che colora  di mistero e spiritualità suggestioni umane , troppo umane ? 

Allora è una truffa,  e assomiglia ai sentieri del  Paese delle Meraviglie di Alice , dove la protagonista non riesce a trovare la via d’ uscita da un universo irreale dove i personaggi , da buffi e curiosi, si mutano in mostruosi e crudeli,  perché non ammettono l’ uscita dal  loro Regno, sempre più cupo  , fino divenire essi stessi incubo assassino ( " ti taglieremo la testa " )senza alternativa. U sentiero che porta in nessun luogo ( " no where") , oppure … oppure un sentiero che porta sì a una destinazione, ma il soggetto che vive in questa dimensione è così orrificante e negativo che non conviene nominarlo… E? questa la prospettiva inquietante che appare la più reale per chi non ha perso la bussola della verità. Alla fine del percorso delirante della new age c’è solo la dissoluzione spirituale degli incauti che vi si avventurano : per cercare più spiritualità , alla fine perdono pure l’ anima…


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lunedì 22 settembre 2025

MANNERBUND : L' ORDINE TEUTONICO

 


Una agile storia di un Ordine Monastico – Militare sorto nel cuore profondo della storia d’ Europa.  Autore ne è Dagoberto Bellucci , saggista che ha all’ attivo un numero notevole  di opere  di controinformazione. La lunga storia combattente dell’ Ordine fra Terra Santa e frontiere dell’ Est Europa disvela al lettore l’ anima  delle Germania Perennis, cioè dell’ arcaico  spirito guerriero germanico , sempre fedele a se stesso e alla missione di  garantire un futuro alle genti del proprio sangue.

Ed oggi, anche se la epopea dei Cavalieri Teutonici appare dissolta dal tempo , questa nobiltà di sangue e suolo ritorna nel grembo del popolo, suo depositario perenne,  e può riaffiorare di nuovo, improvvisamente.  Io non riesco a non vedere lo spirito del Mannerbund , per esempio,  nei Freikorps tedeschi di un secolo fa con la loro epopea , coraggiosa e disperata, da Proscritti : cavalieri del XX secolo, il secolo delle masse, ma anche degli eroi. Oggi si addensano di nuovo  tempi corruschi nel cuore d’ Europa , intossicato fino alla morte da veleni sottili  e da genti estranee ed ostili :  nuovi Cavalieri Teutonici possono sorgere ancora  dal  loro sonno, se la Germania Perennis, guardiana d’ Europa,  non è stata spezzata in questo lungo, mortifero e tossico dopoguerra. 

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domenica 7 settembre 2025

IN GUERRA CONTRO L' ORO



Per quanto si possa dire, la vera causa che scatenò il secondo macello bellico non fu lo sgancio o meglio il ritorno allo stampare moneta da parte del governo nazionalsocialista, oppure da parte italiana, la sempre più crescente autarchia grazie alle colonie, ma fu il nuovo sistema economico che le potenze dell'asse e loro partecipanti a tale sistema economico stavano facendo nascere. Il sistema era quello di compensazione bilaterale all'inizio e poi divenuta plurilaterale, negli scambi fra paesi.

Il vero guadagno o lucro che dir si voglia della finanza ebraica  è su ogni transazione commerciale o finanziaria, su ogni scambio commerciale o finanziario. Il sistema alternativo che le potenze dell'asse stavano costruendo avrebbe reso marginale persino il peso e valore che l'oro (e quindi loro) aveva a livello globale in ogni aspetto delle economie continentali. Così veniva meno la necessità per gli scambi di un bene universale accettato come moneta. La possibilità di pratiche di usura finanziaria e parassitaria venivano cos’ azzerate : il loro terreno di coltura era così stato bonificato. Le bonifiche delle paludi pontine effettuate dal Fascismo erano ben poca cosa rispetto alla bonifica dell’ economia di un continente e, in prospettiva, dell’ intiero pianeta. E’ chiaro che la reazione di tutte le specie malariche  e parassitarie del mondo finanziario  sia state feroce e violenta, fino alla deflagrazione, militarmente inutile e solo sfoggio di potenza e supremazia, delle due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki. " tutto per l' oro!" . Questa fu, in poche parole, la  “ Guerra del sangue contro l’ oro”.

Testo che spiega molto chiaramente le differenze tra le economie auree  e le nuove economie dell'Asse. Il libro si acquista attraverso questo link :

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Edizioni della Lanterna

lunedì 1 settembre 2025

TOGHE E FORCHETTE



Quarta edizione per  " Toghe e forchette. La strana idea di giustizia dell’ordine forense" : Il libro 'maledetto' che è l' incubo dei palazzi di giustizia e la cui prima edizione venne tolta dalla circolazione per le minacce della cupola forense sul primo editore. Ristampato integralmente. Questo testo squarcia il drappo di omertà sul reale degrado della giustizia anche ad opera dell' ordine forense, non da oggi  fiancheggiatore di Forcolandia  e di tutti i poteri liberticidi e giustizialisti. La verità sulle cupole mafiose dell' avvocatura e i loro metodi per distruggere gli avvocati scomodi e politically incorrect, su comando dei poteri forti e della lobby giudiziaria più forcaiola ed incivile . la persecuzione patita  dall’ avvocato Edoardo Longo è emblematica e qui è descritta in tutte le sue  fasi iniziali,  dal 1987 all’ anno 2000. Notevole la parte documentaria con le interpellanze di deputati e senatori di Alleanza Nazionale, Lega Nord, Liga Veneta  , le testimonianze di uomini politici della destra missina del tempo , di persone comuni, di sindacalisti e organi di stampa, dell’ associazione Enzo Tortora. Un testo impressionante. Un atto di accusa implacabile e documentato nei confronti della più torva corruzione forense. Sempre di angosciante attualità e su un tema di cui è proibito parlare.

 

Il volume è fuori commercio ed è  posto in vendita riservata da questo link  :

https://www.lulu.com/it/shop/robin-hood/toghe-e-forchette/paperback/product-jewgkvk.html?page=1&pageSize=4


sabato 30 agosto 2025

DEPORTAZIONE

 

In programmazione a settembre: "DEPORTAZIONE", libro che parla della scandalosa detenzione inferta al sottoscritto, frutto di una losca operazione a regia ordita da ben noti settori liberticidi del mondo giudiziario. Un abuso giudiziario criminale che attende ancora giustizia e al quale non intendo concedere sconti di sorta. Con documentazione della solidarietà delle realtà indipendentiste e con le più significative lettere che ho ricevuto in carcere. Un libro che vuole essere un atto d' accusa verso la repubblica italiana. Care toghe, cominciamo a fare i conti.... 

Nell' autunno, pubblicato il libro, vorrei programmare un giro di presentazioni nelle Venezie, da Trieste a Rovigo. Chi fosse disponibile a darmi una mano, mi contatti. DELENDA CARTHAGO.

Avv. Edoardo Longo

 

mercoledì 30 luglio 2025

ARRIVEDERCI A SETTEMBRE


 Come ogni anno salutiamo i Lettori per una breve pausa estiva. Il blog riprenderà le pubblicazioni alla fine di agosto per segnalare una ricca serie di novità librarie.  Invitiamo i nostri Lettori a sostenerci anche durante questo periodo con acquisti delle nostre pubblicazioni il cui catalogo integrale lo trovate a questo link : https://catalogolanterna.blogspot.com/  

Ricordiamo a tutti che le Edizioni della Lanterna non pubblicano per lucro, ma per mettere a disposizione dei lettori testi anticonformisti che altrimenti la censura della Polizia del Pensiero vi impedirebbe di leggere. Tutti i ricavi utili vengono immediatamente reinvestiti nella pubblicazione di nuovi titoli. Sono oltre 220 i libri che abbiano pubblicato così, con il reinvestimento integrale delle risorse.  Ogni trenta  libri acquistati dai Lettori  , ci è possibile affrontare le spese per la pubblicazione di un testo nuovo. Non disponiamo di diffusione libraria sul territorio,  troppo onerosa ,per via delle  ricche provvigioni richieste dai librai e che vanificherebbero il nostro progetto, nonchè a causa della turpe tendenza di molti circoli librari " militanti" - militanti di cosa non si è ancora capito...-  a praticare l' " esproprio proletario ", cioè a non pagare i libri dati in deposito e venduti. 

I nostri libri sono reperibili solo on line  e attraverso il nostro Catalogo e le  librerie collegate che lì segnaliamo. Boicottate Amazon che non ci corrisponde diritti e ci distrugge le pubblicazioni .  Grazie  a tutti e a presto.
Edizioni della Lanterna