venerdì 9 dicembre 2022

GUANTANAMO, UDINE, ITALIA

 


9 dicembre, 2022 – Al Ch.mo Magistrato di Sorveglianza di Padova. – Ch.mo Magistrato, chi scrive è l’ avv. Edoardo Longo di Pordenone , regolarmente iscritto all’ albo professionale a attualmente recluso presso il penitenziario “ Due Palazzi “ di Padova. Il sottoscritto espone :

1)      Sono stato incarcerato il 19 luglio 2022 e portato alla casa circondariale di Udine, da cui sono stato trasferito in data 8 novembre 2022 all’ attuale penitenziario.

2)      La carcerazione patita in Udine è a tutti gli effetti contraria agli standard minimi di dignità imposti sia dalla legge nazionale, sia dalla legislazione europea.

3)      Dal 19 luglio, per un periodo di 12 giorni circa il sottoscritto è stato posto in isolamento “ covid” in una cella della prima sezione di detto carcere , unitamente ad altri due detenuti.

4)      In questa cella non esisteva la metratura minima di 3 mq per persona, imposta dalla legge. Non è neanche pensabile ipotizzare forme di “ compensazione ”m stante il carattere di isolamento di questa detenzione.

5)      La cella in oggetto era particolarmente sudicia e anti – igienica , alla faccia del fatto che avrebbe dovuto “ isolare “ il covid : quello forse sì, ma non di sicuro le altre malattie con cui poteva contaminare i detenuti.

6)      In questa cella la doccia non funzionava ( ugelli rotti) ed era impossibile lavarsi adeguatamente e dignitosamente.

7)      Nella cella, complice il caldo estivo e l’ assenza di ogni manutenzione strutturale igienica da parte dell’ istituto penitenziario, fuoriuscivano nottetempo numerose blatte e scarafaggi di otre dieci centimetri . HO trascorso le notti a inseguirle per ucciderle a copi di scopa, ma ho scoperto essere insetti velocissimi e resistentissimi . Mi sono anche chiesto se questo schifo facesse parte di qualche “ programma di rieducazione” (?) dei detenuti, oi facesse solo parete della criminalità del sistema penitenziario italico, degno del terzo mondo o delle galere islamiche.



8)      Blatte e scarafaggi fuoriuscivano dall’ ugello dello scarico della doccia e dal buco della fogna presente aperto nel bagno .

9)      L’ unico modo di impedire l’ accesso degli insetti era di tappare di sera detti “ accessi”, ma non bastava la plastica dele bottiglie o pezzi di cartone : ci volevano i piatti di ferro usati per mangiare. Va da sé che, dovendo usare detti piatti per bloccare l’ accesso degli insetti, ho dovuto digiunare per tutto il tempo, poiché le “ regole” del carcere non mi permettevano di ottenere dei piatti di plastica.

10)  Successivamente sono stato spostato in altra cella contermine ( stesso settore) da solo, con i medesimi problemi : blatte , doccia non funzionante , e in più lavandino del bagno rotto da cui fuoriusciva l’ acqua ininterrottamente 24 h  su 24 . Inutili i miei tentativi di farlo riparare e di avere materiale per le pulizie.

11)  Metratura libera di questa cella inferiore ai 3 metri quadri, come in tutte le celle del carcere di Udine.

12)  Dopo 2 o 3 giorni, sono stato trasferito alla “ terza sezione”, i una cella per 2 persone in cui eravamo in 4 con 2 letti a castello. Anche qui metratura inferiore al minimo di legge e sovraffollata al doppio delle capacità di contenimento.

Tutto ciò premesso il sottoscritto svolge istanza di risarcimento di carcerazione inumana , non conforme agli standard di dignità della persona reclusa, nonché per sovraffollamento. Il sottoscritto svolge una precisazione : non chiedo un risarcimento  “ monetario”, perché la mia libertà e la mia dignità valgono molto di più dei 4 miseri denari che lo stato lancia alle vittime del suo sistema carcerario. Poiché lo Stato si è lanciato con avidità a divorare i giorni della mia vita – di cui non me ne restano poi molti alla mia età di 64 anni – chiedo che detto risarcimento mi venga erogato in termini di  liberazione anticipata. Con osservanza. Padova, 9 dicembre, 2022. Avvocato Edoardo Longo .

§

 

Questo il testo integrale di una istanza redatta dall’ avvocato Edoardo Longo in carcere, vittima di una operazione a regia giudiziaria da dove emergono le condizioni allucinanti delle carceri italiane, di cui nessuno di occupa, preferendo pensare a quelle ungheresi  o di altre nazioni . Ricordiamo che il successivo 1 marzo 2023 il tribunale di Padova rimetteva in libertà l' avvocato Edoardo Longo .

Si invita a leggere il testo della sentenza della Corte Veneta di Giustizia che ha condannato il sistema giudiziario italiano. Per quello penitenziario sarà pronunciata in futuro altra sentenza . Il libretto ( “ Quando il Leone ruggirà ”) è acquistabile dal seguente link :

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