All’amico Edoardo Longo,
vittima di un crimine giudiziario!
Questa sera, nella
riunione settimanale del Maggior Consiglio, siamo tornati a discutere sulle
diverse vicissitudini accadute attorno al caso giudiziario Edoardo Longo. Nel
mio intervento ho dato rilievo all’influsso che Sant’Antonio ha esercitato
sulla faccenda, e di ciò sono sempre più convintissimo!
Dai comportamenti che
registriamo credo che siano soprattutto i frati e i burocrati vaticani a
rifiutare questi nessi; mi danno l’idea, e non credo di sbagliarmi, che essi
non credano a un possibile influsso antoniano sul caso Longo. Se il processo lo
avessimo tenuto davanti a una qualsiasi altra chiesa, il regime avrebbe
ignorato la cosa, ma davanti al Santo la nostra celebrazione del “processo
contro i crimini giudiziari, legati al caso Longo” doveva essere impedita!
E tutto ciò va fatto
risalire ai sacrifici e alla coerenza cristiana di Antonio da Lisbona, lui che
ha creduto fino in fondo nella carità e nella solidarietà umana! Infatti , chi
si rivolge a Sant’Antonio, si rivolge a lui perché è convinto di trovare, apertura
e aiuto!
Sant’Antonio che abbiamo
voluto coinvolgere nel caso Longo, è intervenuto scompigliando le costruzioni
giudiziarie mafiose e intriganti; si è schierato dalla parte di Edoardo Longo e
della sua famiglia!
Sono considerazioni che
faccio ora alla luce dei fatti accaduti! Ho proposto dunque di organizzare un
momento di raccoglimento pubblico, una messa per ringraziare Sant’Antonio per
il suo intervento. E visto che la Questura ci ha esiliati da Padova (foglio di
via) e soprattutto dalla Basilica di Sant’Antonio, faremo dire messa nella
chiesa dei “Frari” di Venezia, una parrocchia gestita dai frati di
Sant’Antonio.
Da questa prova siamo
usciti più forti, imbattibili come Sant’Antonio!
Venezia, 27.3.2023
Albert Gardin
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