Prima ristampa integrale
con le fotografie originali della prima edizione del 1929 del diario di viaggio
di Italo Balbo in occasione della trasvolata aerea da Roma a Odessa, dalla Roma
fascista fino alla Russia dei Soviet, attraversando i Balcani e le terre di
antiche memorie dell' Ellade e dell'Egeo. Da eroe di guerra a Quadrumviro della
Marcia su Roma e numero due del Regime mussoliniano, Balbo è stato anche il
fondatore della moderna aviazione italiana. Il Diario di Balbo è uno spaccato
dell'Italia dell'epoca: forte della consolidata unità nazionale, nazione
vigorosa che aveva sconfitto l'Impero austro-ungarico nella guerra mondiale, in
pieno sviluppo economico e culturale, la giovane Italia vive i suoi anni
ruggenti e la sua immagine vincente vola assieme ai motori della squadriglia di
trasvolatori ; con un punto di simpatia, che sorprenderà molti, verso gli
ufficiali dell'esercito bolscevico, nei cui confronti Balbo scrive che “ ci si
intendeva con uno sguardo, quasi fossimo vecchi camerati”. Soprese della
Storia? Ricordiamo che l'Italia fascista fu uno dei primi governi a riconoscere
il nuovo stato della Russia bolscevica e che Lenin in quegli anni scrisse che
“Mussolini è l'unico rivoluzionario che abbia l'Italia”. Una sorpresa
letteraria per tutti, invece, la prosa pittorica e briosa dell'Autore, che
giustifica ampiamente le corali simpatie popolari che Balbo riscuoteva in
quegli anni. In queste note di viaggio traspare la vigorosa giovinezza perduta
di una nazione, ora al declino.
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