Un documento storico e
letterario che viene riscoperto dopo 80 anni di oblio : un breve scritto di
Asvero Gravelli, romanziere e giornalista. Il libro è un invito, vigoroso e
determinato – nello stile dell’ epoca – alla gioventù italiana a mantenere viva
la fiaccola dell’ ardore giovanile anche
nell’ ambito dell’ impegno civile e
politico. L’ autore rievoca in brevi capitoli i passaggi che hanno formato il mito della giovinezza dell’ Italia del tempo : dall’ arditismo
militare e civile, al futurismo, allo sprezzo del pericolo, fino all’ agonismo
sportivo : lettere dell’ alfabeto della gioventù della Nuova Italia, cesellate
nella citazione mussoliniana delle ultime pagine del libretto : “ La giovinezza
è travolta nel rombo delle passioni e a
vent’ anni ha già vissuto come un tempo a quaranta. Non importa. La giovinezza
sta nell’ accettare e violare il destino !”
Fotografia di una generazione guerriera, quella del “ vivere pericolosamente”, agli antipodi della
degenerata “ generazione Erasmus
“ dei giorni nostri. Prefazione di Emiliano Calemma. Numerose illustrazioni
evocative dell’ epoca.
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