martedì 12 marzo 2024

LA DALMAZIA

 

 


Irredentismo d’ annata, quello di questo libretto : pubblicato nella collana “ L’ ora presente” che ha raccolto scritti di irredentisti del vaglio di Scipio Slataper ( “ in confini necessari all’ Italia”, ristampato dalla Lanterna) , di Cesare Battisti  e di Ettore Tolomei, venne pubblicato in agile formato nel 1915, mentre la Grande Guerra infuriava. Questo libretto presenta agli Italiani del secolo scorso la “ questione dalmata” : la necessità di acquisire anche la Dalmazia al territorio nazionale in quanto anch’ essa parte integrante della terra d’ Italia, per ragioni storiche e geopolitiche. Il libretto ripercorre il formarsi della identità italiana della lunga zona costiera e insulare della Dalmazia ad opera di Roma e per la incorporazione millenaria nella successiva Repubblica veneta. Tutte le città costiere recano una impronta veneta fortissima la costituzione geografica divide da una catena montuosa la costa dalla parte interna, a predominio etnico slavo. Le ragioni della storia, della appartenenza etnico- culturale della costa dalmata la rendono, come dice l’ autore, “ la vera costa orientale dell’ Adriatico italiano”.

Molte altre le intuizioni dell’ autore, fra cui la convinzione che la fine della Grande Guerra avrebbe aperto per l’ Italia un “ fronte caldo” alle proprie frontiere dell’ est a causa delle pressioni demografiche slave sull’ area italiana, a causa prima di tutto del continuo fomentare la pulizia etnica italiana da parte asburgica. Tensioni geopolitiche risolvibili solo attraverso la annessione della Dalmazia italiana alla madre patria. La Storia ha dimostrato  che l’ Autore fu lungimirante.

Libretto oggi inattuale e solo un documento storico ? Niente affatto. L’ Autore, irredentista e patriota della prima ora, grande giornalista , ascoltato consigliere di Mussolini per la politica estera in direzione balcanica, chiuse la sua esistenza aderendo alla RSI, ma questo scritto va meditato anche oggi. La geopolitica infatti, ripropone sempre gli stessi problemi nel corso dei secoli, finchè non vengono risolti in via definitiva come il Nodo di Gordio di Alessandro il Grande. Il libretto è completato  anche da una nota introduttiva ( “ per un nuovo irredentismo”) di Edoardo Longo.

Un nuovo irredentismo si affaccerà inevitabilmente nel cuore degli Italiani, non appena la morsa dell’ Unione Europea sul nostro paese scemerà. I  confini dell’ Est sono ancora sanguinanti dopo l’ ultima guerra e le piaghe sono ancora aperte : perdite territoriali ( Istria, Dalmazia ) , il genocidio degli Italiani per mano slavo-comunista, le foibe, l’ esodo : orrori della storia che, fatalmente genereranno l’ unica soluzione storica e politica possibile, la stesso che Virginio Gayda prevedeva già nel 1915 : la riconquista totale e definitiva dei “ territori perduti”, perché solo così sarà possibile pace e giustizia. Ipotesi irreali e fantastiche ?

Stiamo attenti , prima di liquidare così  la “ questione italiana “ delle terre perdute, come fosse solo un sogno nostalgico : Vi dice qualcosa la guerra che si sta combattendo, sempre ad est, fra Russia ed Ucraina ? Entrambi i campi in lotta hanno ragioni identitarie, irredentiste, nazional-patriottiche, storiche che li animano. Da sempre, come vaticinato in questo lungimirante libretto, le convulsioni belliche nell’ Est Europa hanno avuto effetti – positivi o negativi – sul confine orientale d’ Italia : dai colpi di revolver della Mano Nera a Sarajevo nel 1914, all’ Impresa di Fiume, alle convulsioni della seconda guerra mondiale con gli orrori delle foibe e del genocidio degli Italiani , fino alle recenti guerre balcaniche con la dissoluzione della Jugoslavia comunista : in questa circostanza  ci fu l’ occasione d’oro per riavere le perdute terre d’ Istria, offertaci dal governo serbo in cambio di un appoggio politico e strutturale ala loro guerra contro la Croazia : occasione perduta a causa del governo di allora che non volle accettare la proposta, timidamente avanzata in via  diplomatica, preferendo più tardi bombardare quei popoli per conto della NATO. Una vicenda che ricorda la guerra mossa anni fa all' alleato Gheddafi ed è  prova della intelligenza pari a zero dei governi italiani nonchè della nulla affidabilità internazionale dell' Italia verso alleati e popoli amici.

Ma il sangue non è acqua o intellettualismo : anche se sopito, ogni tanto, ciclicamente,  attraverso gli invisibili percorsi carsici della Storia,   si risveglia, si infiamma  e costruisce la Storia.

 Può incuriosire i Lettori sapere come Amazon ha cercato di censurare la pubblicazione di questo libro con i suoi strumenti editoriali : Motivazione della mancata pubblicazione : " il libro è stato tradotto in lingua italiana e manca la prova del copyright dei diritti di traduzione". Alla replica che Gayda era italianissimo e aveva scritto il suo libro in lingua italiana, la replica di Amazon è stata la pubblicazione del testo nel solo mercato CANADESE - in dollari canadesi - impedendo di fatto la circolazione del libro che interessa i lettori italiani. Ora il libretto è finalmente disponibile per tutti .

 

Link preferenziale per l’ acquisto :

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