martedì 5 marzo 2024

UN INCENDIO SPETTACOLARE

 


Trieste, 13 luglio, 1920 : in una vampata di fuoco esplode l’ Hotel  Balkan,  nel  famoso incendio che carbonizzò questo  centro ideologico e deposito di armi  della sovversione anti italiana di matrice slovena non rassegnata alla sconfitta bellica dell’ Impero asburgico nella Grande Guerra , dal momento che l’ Austria ne spalleggiava e fomentava le rivendicazioni etniche   in funzione anti italiana.

Incendio che per Francesco Giunta, capo indiscusso dello squadrismo triestino,  fu “ l’ inizio della nostra campagna elettorale[1] e che Benito Mussolini definì in uno storico discorso a Trieste come “ il capolavoro dello squadrismo triestino”.

" Cosa fatta, capo ha" - avrebbe detto il Comandante d' Annunzio : fatto sta che da quella volta l' insurrezionalismo sloveno  non  fece più sentire il fuoco delle sue armi per almeno 20 anni. Tacque finalmente il Balkan e  e tutti gli altri centri di “ cultura” slovena ,che erano in realtà delle santabarbare armate. La pace divenne finalmente realtà al confine orientale d’ Italia. L’ incendio del Balkan : forse l’ ultimo atto bellico della prima guerra mondiale. Di certo emblematico di una epoca che aveva fatto suo il motto di Sorel . “ la violenza è la sola levatrice della Storia”.

Una memorabile pagina di storia cui  dedichiamo questo studio privo di paratie mentali antifasciste ed opera  dal ricercatore storico Giacinto Reale.

 

LINK UFFICIALE DEL LIBRO :

https://www.lulu.com/shop/giacinto-reale/l-incendio-del-balkan/paperback/product-52r9r7.html?page=1&pageSize=4 




[1] Le edizioni della Lanterna hanno ristampato il suo “ essenza dello squadrismo”. ( NDE).

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