Tre persone morte per
recuperare per una banca un rudere di cascina e qualche ettaro di terra che per
quella banca non valgono un cazzo.
Quaranta militari per
sfrattare tre vecchi emarginati.
Potevano aspettare
vent’anni — per una banca vent’anni non sono niente — aspettare che gli
occupanti se ne andassero naturalmente, e quelle tre persone sarebbero ancora
vive.
Ma no: la banca esigeva
il gesto, il timbro, la riconsegna del mattone. E poi? Avrebbe lasciato la
cascina alle ortiche, ai rampicanti, come avrebbe fatto comunque se lo sfratto
fosse riuscito ieri.
Vale la regola criminale
che comanda il sistema: si recupera TUTTO per la banca, persino l’inutile, il
valore zero. Anche a prezzo di vite umane. Anche a prezzo della dignità di chi
è strozzato dai debiti.
Le banche non sono
aziende. Sono sacerdoti del profitto: adorano un bilancio e ignorano chi muore
sotto il loro peso.
Alessandro Gombac
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