Il testo che segue sono gli appunti schematici sulla propria vicenda giudiziaria trasmessi dall’ avvocato Edoardo Longo all’ Autorità Dogale Della Repubblica Veneta ai fini della celebrazione del processo all’ autorità giudiziaria occupante per gli abusi ivi descritti. Con metodi polizieschi, lo Stato italiano ha bloccato la celebrazione del processi tenutasi nel gennaio 2023 sul sagrato della Basilica di Sant’ Antonio a Padova. Sono state fatte piccole correzioni per rendere più chiaro il testo.
PRIMA
CONDANNA
(la condanna a due
anni e quattro mesi
per “oltraggio a
magistrato in udienza”).
1.
Il fatto è
stato esagerati in modo iperbolico trasformando una ipotesi banale un’ipotesi gravissima .Opinione questa
condivisa anche dalla magistratura di sorveglianza di Padova.
2.
Il fatto
consisteva in critiche , sia pur aspre ma non oltraggiose, rivolte al magistrato (un incapace a esser
generosi ) che mi stava processando per il libro “Toghe e forchette”.
Nell’ambito quindi di un processo alle idee, circostanza che indurrebbe
qualunque magistrato alla moderazione, trattandosi di materia sensibile e
costituzionalmente protetta in uno stato democratico ( art. 21 della costituzione italiana).
3.
Le frasi
critiche non furono mai pronunciate in udienza – ero contumace - ma erano in
mie memorie difensive depositate in cancelleria. Non esisteva quindi la ipotesi
di “ oltraggio a magistrato in udienza” perché io in udienza non ero presente,
né dette frasi furono lette in udienza perché tali memoria non erano neanche
nel fascicolo.
4.
Tecnicamente
era possibile ipotizzare al massimo una “diffamazione” punibile con 600 euro di
ammenda irrogati da un Giudice di Pace.
5.
Il fatto
non era neanche punibile in quanto era espressione del” diritto di critica” e
del “diritto alla difesa” che lo autorizza con l’articolo 598 CP.
6.
Un fatto
banale e frequente (critiche aspre durante un processo) è stato scientemente
trasformato in un reato pesante del “Codice Rocco”, punito anche ai massimi
previsti! Al massimo doveva essere di 600 euro di ammenda!
7.
Volutamente
si è calcolata a freddo una condanna a oltre due anni per bruciare la sospensione condizionale
della condanna che arriva fino e non oltr ei due anni . L’obiettivo era quello
di mandarmi in galera: necessitava però
una seconda condanna a tal fine e quindi un cumulo di condanne oltre il tetto complessivo di quattro anni,
entro il quale non è possibile mandare un carcere nessuno , ma solo infliggere
lavori di volontariato, al massimo.
8.
Si
consideri questa riflessione sulla folle pesantezza della condanna : una aggressione
fisica con lesioni produce una condanna inferiore a quella inflittami solo per
un paio di critiche aspre: se avessi
accusato la regina Elisabetta di non essere in grado di regnare, in Inghilterra
sarei stato condannato a meno delle critiche a un qualsiasi giudice scadente italiano. Giorni fa, negli Stati Uniti, Steve Bannon, già consigliere di Trump, è stato
condannato per “oltraggio al congresso americano”- per i fatti dell’assalto al Campidoglio, mica
sciocchezze : la condanna è stata di quattro mesi! Così accade nei paesi
democratici.
9.
C’è da
chiedersi se quella italiana può essere ancora qualificata come “democrazia”, oppure
dittatura di stampo giudiziario.
SECONDA
CONDANNA
(la condanna a un anno
e otto mesi per
“distruzione di
documento processuale”)
10. Al punto sette ho evidenziato che il
killeraggio nei miei confronti prevedeva due condanne! La prima per togliere la
condizionale, la seconda per spedire in galera il sottoscritto. Nel 2010 il
piano va a buon fine con la seconda accusa , questa totalmente infondata e
precostituita a tavolino, dal momento che tutte le accuse e processi precedenti
( circa 70 – settanta ! -!) si erano conclusi con altrettante assoluzioni e non c’erano più proiettili nella
mitragliatrice giudiziaria che doveva fucilarmi. Urgeva spararmi addosso
un ultimo processo ed essere sicuri che
finisse con una condanna altrettanto alta. I canali oscuri dello Stato erano
già pronti…..
11. Del fatto di cui a questa ultima accusa ero e sono assolutamente innocente. Richiamo quanto ho scritto in proposito nel mio libretto “Io
accuso”. ( acquistabile tramite : ) .
INCARCERAZIONE.
12. Grazie
alla mia personale tenacia difensiva – ben nota- ho fatto sì che l’ operazione
a regia in oggetto rimanesse bloccata dal 2010 fino al 2022.
13. Nel 2019 la Corte d’appello riduce la seconda
condanna che era di due anni, ma il “ritocco” era puramente ipocrita, in
quanto il totale penale di quattro anni + quattro mesi, viene ridotto a quattro
anni + un mese. Bastava superare i quattro anni per mandarmi in galera: il
“ritocco” insignificante appalesa la volontà precisa di incarcerarmi,
altrimenti bastava” limare” un altro mese. In realtà andavo assolto, ma la
Corte di appello con un ritocco ridicolo si assicurava 3 risultati in
uno : salvava la faccia davanti a chi non conosceva la vicenda dimostrandosi “
buona” riducendo una condanna , otteneva in ogni caso il risultato di mandarmi
in galera e si assicurava che ciò sarebbe avvenuto di sicuro diventando, grazie
al “ ritocco” anche giudice dell’ esecuzione penale, avendo modificato la
condanna di primo grado : un altro giudice, a Pordenone, non era sicuro che mi
avrebbe mandato in galera, mentre la “
terna “ di giudici triestini era sicuro che lo avrebbe fatto, perché aveva l’
input dello stato in quanto io ero all’ epoca il legale dell’ indipendentismo
triestino nella sua fase combattiva e andavo “ fatto fuori”.
14. L’ antivigila di Natale del 2020 , due giorni
dopo una mia ultima assoluzione a Trieste collegata alla mia difesa in Bolzano
del dott. Alfred Olsen titolare del suto internet “ Holy war”, la procura della
repubblica di Pordenone, che già anni prima mi aveva attaccato per questa
difesa, chiede formalmente alla procura generale di Trieste la mia
incarcerazione.
15. 2022: in maggio mi è stata revocata
illegalmente la condizionale della
seconda condanna: senza questa revoca era impossibile l’incarcerazione.
Levata questa condizionale , “cadeva” l’istanza di volontariato sostitutivo
della prima condanna e - poiché la somma fra le due condanne era superiore di poco
giorni (candidamente calcolati) al tetto
di quattro anni, venivo incarcerato. Dal
2020 al 2022 si era creata la cordata di pubblici ministeri
che avrebbe imposto la mia incarcerazione. Fulcro finale la procura generale
della repubblica di Trieste nella persona di un magistrato in vena di far
carriera fino agli alti gradi Roma. ( siamo ancor anella fase dello strapotere
delle toghe sotto la satrapia del PD, che non pare finita neanche ora..)
16. In questa procedura di “revoca” non ero
assistito da alcun avvocato (!!!). Il che produce la assoluta nullità della
procedura sommaria. Attendo la decisione della Cassazione.
17. Per celare la scientifica omissione di difesa
che avrebbe comportato la immediata nullità dell’ordine di arresto e il crollo
penoso del “piano”, il Procuratore generale presso la Procura di Trieste
ha indicato un suo avvocato caudatario di ufficio, omettendo il nome dei miei
difensori fiduciari. Attendo anche qui la decisione della Cassazione.
18. La legge stabilisce che l’ordine di arresto
vada eseguito dopo la notifica del decreto di “revoca della condizionale”. Per
evitare il rischio che io impugnassi questo decreto assolutamente nullo prima dell’arresto e così lo bloccassi, il
“decreto di revoca” mi venne notificato quindici giorni dopo l’arresto quando
ero già in carcere. Peraltro, notificato in un domicilio sbagliato.
19. Allo stesso modo, a un mio collega incaricato
a Trieste di controllare se venisse emesso il “decreto di revoca”, venivano
date informazioni menzognere: gli si diceva che il decreto non era emesso,
mentre lo era da tempo. L’ obbiettivo era incarcerarmi senza che potessi
difendermi per tempo.
20. Immaginando il trucchetto di cui al punto
sedici, ben sapendo della nullità del tutto per omessa nomina di qualunque
avvocato, riuscii lo stesso a impugnare il decreto nullo, due giorni prima di essere arrestato.
21. Sostanzialmente: io sono sottoposto a sequestro
di persona e quando la Cassazione, si sarà pronunciata, attiverò
la procedura europea per il risarcimento danni da ingiusta detenzione.
22. Attualmente sono sequestrato da circa sette
mesi.
23. Può essere interessante notare come lo stesso
magistrato di Trieste che mi ha
incarcerato illegalmente è uno di quelli che ha respinto il primo ricorso per
nullità dell’ ordine di arresto ed è lo stesso che ha bloccato il deposito
della sentenza dl’ appello del processo di “ Porto vecchio” che vedeva alla
sbarra l’ indipendentismo triestino , ben sapendo che io ero il solo legale che
avrebbe impugnato la relativa condanna fino alle Corti Internazionali, dove
alla sbarra sarebbe stato messo lo stato italiano. La sentenza è stata “
sbloccata” – sempre dallo stesso magistrato -
pochi giorni dopo che ero in carcere e mi è stata notificata dietro le
sbarre. Coincidenza ? Non credo proprio….L’ obiettivo – spudorato e senza
decenza - era impedirne l’ impugnazione
con l’ avvocato in carcere.
ORA.
24. La magistratura del FVG non intende concedermi liberazioni anticipate.
Dopo un primo “rigetto” in tal senso, è stata fissata altra udienza al ventotto
marzo 2022 a Trieste. Otto mesi dopo la mia carcerazione, mentre la cadenza
ordinaria per i detenuti è di mesi due.
25. Nel primo rigetto, la magistratura sosteneva
che non dovrei essere liberato perché altrimenti lavorerei come avvocato e c’è
il “timore di reiterazione di crimini contro l’ autorità giudiziaria ”.
26. Il diritto al lavoro viene negato. Il diritto
alla difesa viene qualificato “crimine”. È democrazia?
Udine,
carcere, 15 ottobre, 2022.
Avvocato
Edoardo Longo
PER SAPERNE
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