sabato 15 ottobre 2022

APPUNTI PER LA CORTE DI GIUSTIZIA VENETA



 

Il testo che segue sono gli appunti schematici sulla propria vicenda giudiziaria trasmessi dall’ avvocato Edoardo Longo all’ Autorità Dogale Della Repubblica Veneta ai fini della celebrazione del processo all’ autorità giudiziaria occupante per gli abusi ivi descritti. Con metodi polizieschi, lo Stato italiano ha bloccato la celebrazione del processi tenutasi nel gennaio 2023 sul sagrato della Basilica di Sant’ Antonio a Padova. Sono state fatte piccole correzioni per rendere più chiaro il testo.

 

PRIMA CONDANNA

(la condanna a due anni e quattro mesi

per “oltraggio a magistrato in udienza”).

 

1.      Il fatto è stato esagerati  in modo iperbolico  trasformando una ipotesi banale  un’ipotesi gravissima .Opinione questa condivisa anche dalla magistratura di sorveglianza di Padova.

2.      Il fatto consisteva in critiche , sia pur aspre ma non oltraggiose,  rivolte al magistrato (un incapace a esser generosi ) che mi stava processando per il libro “Toghe e forchette”. Nell’ambito quindi di un processo alle idee, circostanza che indurrebbe qualunque magistrato alla moderazione, trattandosi di materia sensibile e costituzionalmente protetta in uno stato democratico ( art. 21 della  costituzione italiana).

3.      Le frasi critiche non furono mai pronunciate in udienza – ero contumace - ma erano in mie memorie difensive depositate in cancelleria. Non esisteva quindi la ipotesi di “ oltraggio a magistrato in udienza” perché io in udienza non ero presente, né dette frasi furono lette in udienza perché tali memoria non erano neanche nel fascicolo.

4.      Tecnicamente era possibile ipotizzare al massimo una “diffamazione” punibile con 600 euro di ammenda irrogati da un  Giudice di Pace.

5.      Il fatto non era neanche punibile in quanto era espressione del” diritto di critica” e del “diritto alla difesa” che lo autorizza con l’articolo 598 CP.

6.      Un fatto banale e frequente (critiche aspre durante un processo) è stato scientemente trasformato in un reato pesante del “Codice Rocco”, punito anche ai massimi previsti! Al massimo doveva essere di 600 euro di ammenda!

7.      Volutamente si è calcolata a freddo una condanna a oltre due anni per bruciare la sospensione condizionale della condanna che arriva fino e non oltr ei due anni . L’obiettivo era quello di mandarmi in galera:  necessitava però una seconda condanna a tal fine e quindi un cumulo di condanne  oltre il tetto complessivo di quattro anni, entro il quale non è possibile mandare un carcere nessuno , ma solo infliggere lavori di volontariato, al massimo.

8.      Si consideri questa riflessione sulla folle pesantezza della condanna : una aggressione fisica con lesioni produce una condanna inferiore a quella inflittami solo per un paio di critiche aspre:  se avessi accusato la regina Elisabetta di non essere in grado di regnare, in Inghilterra sarei stato condannato a meno delle critiche a un qualsiasi giudice scadente  italiano. Giorni fa, negli Stati Uniti, Steve  Bannon, già consigliere di Trump, è stato condannato per “oltraggio al congresso americano”-  per i fatti dell’assalto al Campidoglio, mica sciocchezze : la condanna è stata di quattro mesi! Così accade nei paesi democratici.

9.      C’è da chiedersi se quella italiana può essere ancora qualificata come “democrazia”, oppure dittatura di stampo giudiziario.

 


SECONDA CONDANNA

(la condanna a un anno e otto mesi per

“distruzione di documento processuale”)

10.  Al punto sette ho evidenziato che il killeraggio nei miei confronti prevedeva due condanne! La prima per togliere la condizionale, la seconda per spedire in galera il sottoscritto. Nel 2010 il piano va a buon fine con la seconda accusa , questa totalmente infondata e precostituita a tavolino, dal momento che tutte le accuse e processi precedenti ( circa 70 – settanta ! -!) si erano conclusi con altrettante assoluzioni  e non c’erano più proiettili nella mitragliatrice giudiziaria che doveva fucilarmi. Urgeva spararmi addosso un  ultimo processo ed essere sicuri che finisse con una condanna altrettanto alta. I canali oscuri dello Stato erano già pronti…..

11.  Del fatto di cui a questa ultima accusa  ero e sono assolutamente innocente. Richiamo  quanto ho  scritto in proposito nel mio libretto “Io accuso”. ( acquistabile tramite :     ) .

 

INCARCERAZIONE.

 

12.  Grazie alla mia personale tenacia difensiva – ben nota- ho fatto sì che l’ operazione a regia in oggetto rimanesse bloccata dal 2010 fino al 2022.

13.  Nel 2019 la Corte d’appello riduce la seconda condanna che era di due anni, ma il “ritocco” era puramente ipocrita, in quanto il totale penale di quattro anni + quattro mesi, viene ridotto a quattro anni + un mese. Bastava superare i quattro anni per mandarmi in galera: il “ritocco” insignificante appalesa la volontà precisa di incarcerarmi, altrimenti bastava” limare” un altro mese. In realtà andavo assolto, ma la Corte di appello con un ritocco ridicolo si assicurava 3 risultati in uno : salvava la faccia davanti a chi non conosceva la vicenda dimostrandosi “ buona” riducendo una condanna , otteneva in ogni caso il risultato di mandarmi in galera e si assicurava che ciò sarebbe avvenuto di sicuro diventando, grazie al “ ritocco” anche giudice dell’ esecuzione penale, avendo modificato la condanna di primo grado : un altro giudice, a Pordenone, non era sicuro che mi avrebbe mandato in galera,  mentre la “ terna “ di giudici triestini era sicuro che lo avrebbe fatto, perché aveva l’ input dello stato in quanto io ero all’ epoca il legale dell’ indipendentismo triestino nella sua fase combattiva e andavo “ fatto fuori”.

14.  L’ antivigila di Natale del 2020 , due giorni dopo una mia ultima assoluzione a Trieste collegata alla mia difesa in Bolzano del dott. Alfred Olsen titolare del suto internet “ Holy war”, la procura della repubblica di Pordenone, che già anni prima mi aveva attaccato per questa difesa, chiede formalmente alla procura generale di Trieste la mia incarcerazione.

15.  2022: in maggio mi è stata revocata illegalmente  la condizionale della seconda condanna: senza questa revoca era impossibile l’incarcerazione. Levata questa condizionale , “cadeva” l’istanza di volontariato sostitutivo della prima condanna e - poiché la somma fra le due condanne era superiore di poco giorni  (candidamente calcolati) al tetto  di quattro anni, venivo incarcerato. Dal 2020 al 2022 si era creata la cordata di pubblici ministeri che avrebbe imposto la mia incarcerazione. Fulcro finale la procura generale della repubblica di Trieste nella persona di un magistrato in vena di far carriera fino agli alti gradi Roma. ( siamo ancor anella fase dello strapotere delle toghe sotto la satrapia del PD, che non pare finita neanche ora..)

16.  In questa procedura di “revoca” non ero assistito da alcun avvocato (!!!). Il che produce la assoluta nullità della procedura sommaria. Attendo la decisione della Cassazione.

17.  Per celare la scientifica omissione di difesa che avrebbe comportato la immediata nullità dell’ordine di arresto e il crollo penoso del “piano”, il Procuratore generale presso la Procura di Trieste ha indicato un suo avvocato caudatario di ufficio, omettendo il nome dei miei difensori fiduciari. Attendo anche qui la decisione della Cassazione.

18.  La legge stabilisce che l’ordine di arresto vada eseguito dopo la notifica del decreto di “revoca della condizionale”. Per evitare il rischio che io impugnassi questo decreto assolutamente nullo  prima dell’arresto e così lo bloccassi, il “decreto di revoca” mi venne notificato quindici giorni dopo l’arresto quando ero già in carcere. Peraltro, notificato in un domicilio sbagliato.

19.  Allo stesso modo, a un mio collega incaricato a Trieste di controllare se venisse emesso il “decreto di revoca”, venivano date informazioni menzognere: gli si diceva che il decreto non era emesso, mentre lo era da tempo. L’ obbiettivo era incarcerarmi senza che potessi difendermi per  tempo.

20.  Immaginando il trucchetto di cui al punto sedici, ben sapendo della nullità del tutto per omessa nomina di qualunque avvocato, riuscii lo stesso a impugnare il decreto  nullo, due giorni prima di essere arrestato.

21.  Sostanzialmente: io sono sottoposto a sequestro di persona e quando la Cassazione, si sarà pronunciata, attiverò la procedura europea per il risarcimento danni da ingiusta detenzione.

22.  Attualmente sono sequestrato da circa sette mesi.

23.  Può essere interessante notare come lo stesso magistrato di Trieste  che mi ha incarcerato illegalmente è uno di quelli che ha respinto il primo ricorso per nullità dell’ ordine di arresto ed è lo stesso che ha bloccato il deposito della sentenza dl’ appello del processo di “ Porto vecchio” che vedeva alla sbarra l’ indipendentismo triestino , ben sapendo che io ero il solo legale che avrebbe impugnato la relativa condanna fino alle Corti Internazionali, dove alla sbarra sarebbe stato messo lo stato italiano. La sentenza è stata “ sbloccata” – sempre dallo stesso magistrato -  pochi giorni dopo che ero in carcere e mi è stata notificata dietro le sbarre. Coincidenza ? Non credo proprio….L’ obiettivo – spudorato e senza decenza -  era impedirne l’ impugnazione con l’ avvocato in carcere.

ORA.

24.  La magistratura del FVG  non intende concedermi liberazioni anticipate. Dopo un primo “rigetto” in tal senso, è stata fissata altra udienza al ventotto marzo 2022 a Trieste. Otto mesi dopo la mia carcerazione, mentre la cadenza ordinaria per i detenuti è di mesi due.

25.  Nel primo rigetto, la magistratura sosteneva che non dovrei essere liberato perché altrimenti lavorerei come avvocato e c’è il “timore di reiterazione di crimini contro l’ autorità giudiziaria ”.

26.  Il diritto al lavoro viene negato. Il diritto alla difesa viene qualificato “crimine”. È democrazia?

 

Udine, carcere, 15 ottobre, 2022.

Avvocato Edoardo Longo

 

PER SAPERNE DI PIU’

CONSIGLIAMO LA LETTURA DEL MEMORIALEDELL’ AVVOCATO EDOARDO LONGO,INTITOLATO  “IO ACCUSO “ ED

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