L'operazione a regia che
ha gettato in carcere l'avv. Edoardo Longo viene da lontano - l'avvocato ha
subito negli anni oltre 70 (!) procedimenti in cui venne assolto sempre - ma ha
subito una violenta accelerazione per impedirgli la difesa dei gruppi indipendentisti
prevista nelle Venezie in questi mesi.
Ma dietro la maschera di
processi ordinari, si vede chiaramente la volontà di usare a fini politici le
condanne che le toghe avevano nel loro caricatore. La scansione cronologica dei
fatti parla da sola. Eccola.
2018-2019:
l'avvocato Longo ottiene l'assoluzione avanti al Tribunale di Bolzano del dott.
Alfred Olsen, norvegese. Accusato di "antisemitismo" per la
diffusione del suo sito in lingua italiana "Holywar", il sito più
"mirato" dalla lobby ebraica e dai servizi dello Stato di Israele.
2020:
pochi giorni dopo una udienza al calor bianco presso la corte di appello di
Bolzano - che trasferisce il processo ad Olsen (unico imputato che non aveva
patteggiato ed era pure stato assolto) a Roma - all'avvocato Longo viene
notificato decreto di citazione a giudizio per "diffamazione" del
pubblico accusatore di Olsen.
2020:
nel dicembre, la procura generale di Trieste chiede che venga aperta la
procedura di incarcerazione dell'avvocato. Ciò avviene esattamente due giorni
dopo che l'avvocato Longo veniva assolto dal tribunale di Trieste dall'accusa
di "diffamazione" del pubblico ministero atesino.
2021:
si celebra a Trieste il grado di appello del processo di "porto
vecchio". E' il processo che vede alla sbarra una ventina di militanti
indipendentisti di Trieste. rei di aver manifestato ai varchi del porto franco
di Trieste ("porto vecchio") con lo slogan "ultimatum
all'Italia: libertà per Trieste". Al processo l'avvocato Longo
vigorosamente contesta la regolarità del processo e in una intervista dichiara
che la sentenza sarebbe stata impugnata in ogni grado per l'accertamento
giudiziario internazionale del diritto all'indipendenza di Trieste.
2021:
nel dicembre la sentenza di "porto vecchio" non viene depositata nei
termini. Ostruzionismo totale alla corte di appello sul motivo di questo
inspiegabile ritardo.
2018-2021:
parallelamente, in vari tribunali del Veneto, l'avvocato Longo difende gruppi
di indipendentisti, "rei" di aver manifestato contro le giugulatorie
vessazioni fiscali dello Stato italiano e contro gli espropri delle case dei
cittadini più poveri. I processi vengono tutti bloccati a tempo indeterminato e
in Veneto gli indipendentisti non vengono dissolti per mano giudiziaria. I
processi si avviano a finire nel nulla e le procure del Veneto intuiscono la
cocente sconfitta a cui sono destinate.
2022:
gennaio. La sentenza di "porto vecchio" non viene depositata.
2022:
febbraio, marzo, aprile. La sentenza di "porto vecchio" non viene
depositata. Nello stesso periodo tutti i processi agli indipendentisti veneti
vengono convogliati in un fascio di udienze ricomprese tutte fra il settembre e il dicembre
2022. Riguardano i tribunali di Pordenone, Treviso, Padova.
ATTENZIONE:
siamo a marzo 2022. Qui i fatti subiscono una brusca accelerazione.
2022:
aprile. Si apre la "procedura" illegale volta alla incarcerazione dell'attivo legale.
19 luglio
2022: con procedura sommaria, in violazione di ogni criterio di legalità, senza
l'assistenza di alcun legale, e senza quelli designati di fiducia da tempo, l'avvocato Longo viene tratto in arresto e
incarcerato in fretta e furia.
21 luglio
2022: viene finalmente depositata la sentenza di "porto vecchio",
trattenuta per oltre un anno e "stranamente" depositata quando il
difensore è in carcere e non potrebbe impugnarla. Viene notificata al difensore
mentre si trova in cella d’ isolamento presos il famigerato carcere di Udine,
una sorta di Spielber trentino di asburgica memoria. Ma l'avvocato Longo è sempre abilitato alla
professione e la impugna anche dal carcere. Il giudice che ha trattenuto la
sentenza e l'ha rilasciata solo ora è lo stesso che ha disposto l'arresto del
difensore, con procedura illegale. Coincidenza? Non ci crede nessuno.
19 luglio
2022: c'è di più. Contestualmente all'arresto, all'avvocato Longo
"stranamente" viene notificato anche un atto inerente il processo
"Holywar". Il cerchio si chiude: le toghe dichiarano così apertamente
la loro ostilità all'attività di "difensore dei ribelli"
dell'avvocato che provvedono a sequestrare, nella speranza di seppellirlo in
terno e di “ buttare via la chiave”.
2022:
agosto. Il giudice di sorveglianza di Udine respinge una prima richiesta
di scarcerazione del legale. Motivazione? "Se il detenuto Longo viene
rimesso in libertà, riprenderà l'attività di avvocato e c'è il “ pericolo
reiteri crimini contro l'autorità giudiziaria". Assurdo ! Il diritto alla difesa e al lavoro equiparato a "crimine". LA DITTATURA DELLE TOGHE ORMAI DILAGA.
2022:
settembre. La corte di appello di Trieste respinge altre due istanze di
scarcerazione. I giudici hanno pure un atteggiamento di irrisione verso il
difensore di Longo. Presidente di questo collegio dei giudici è lo stesso
giudice che dispose l'arresto di Longo. Che è poi sempre lo stesso giudice che
bloccò la sentenza di "porto vecchio" fino al momento in cui
l'avvocato venne incarcerato, nel vano tentativo di impedirne l'impugnazione.
Come volevasi dimostrare.
Nel frattempo, presidi di
indipendentisti manifestano a favore del loro legale avanti al carcere di Udine
e ai tribunali di Trieste, Pordenone, Padova. fra i vari cartelli ne spicca
uno: "NON SI METTE IN GABBIA UN LEONE".
2022:
settembre. Il tribunale di sorveglianza di Trieste "programma"
con bradipa lentezza altra udienza per
la scarcerazione al 28 marzo 2023 (!). Otto mesi dopo l'arresto.
Ordinariamente codesta udienza viene fissata 2 o 3 mesi dopo... Intanto in
Veneto, i giudici che processano gli indipendentisti sentitamente
ringraziano... Potranno linciarli in tutta tranquillità. Si può scommettere che
nel periodo di detenzione del legale verranno attivati altri processi politici
a carico di movimenti indipendentisti : procedimenti che finora languivano e
non erano stati messi “ in cartellone” : lo show della italica giustizia
e dei suoi infami processi politici deve andare avanti ….Questa è una prassi tipica dell’ autorità
giudiziaria italiana.
Se questa è democrazia...
Dalla protesta non
abbiamo nulla da rimetterci, se non le nostre catene. E nel caso dell'avvocato
Edoardo Longo, la frase non ha solo un significato simbolico... Fino a quando
lo Stato italiano abuserà della nostra pazienza?
Chi vuole può scrivere
allo scomodo legale all’ indirizzo del carcere dove è recluso. Questo articolo
è corredato da fotografie di alcune delle manifestazioni di indipendentisti
della Repubblica Veneta a sostegno della liberazione del loro legale.
Un sostegno può essere
espresso anche attraverso l'acquisto dei libri pubblicati dalla sua casa
editrice "Edizioni della Lanterna":
https://catalogolanterna.blogspot.com/
La redazione di "Dissonanze"
22 ottobre 2022
E’ il testo con cui la Corte Veneta di Giustizia ha
condannato l’ ordine giudiziario italiano per crimini giudiziari compiuti nella
vicenda dell’ avv. Edoardo Longo. Il testo si può acquisire solo attraverso
questo link :
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