Esiste un "codice
segreto" illegale, elaborato per condannare innocenti, ed applicato
occultamente dai magistrati ? Sulla base della propria esperienza
professionale, l' autore delinea le tracce e i lineamenti di questo "
codice segreto dell' ingiustizia ", che esiste, ma è insegnato
segretamente “ da orecchio ( giudiziario) a orecchio” e viene applicato nei
processi politici o elaborati a tavolino per eliminare persone sgradite da
pubblici ministeri e magistrati legati a qualche interesse occulto, trasversale,
lobbistico o politico . Il testo è completato da oltre 120 commenti di vari
lettori scandalizzati dalla levantina “ giustizia all’ italiana”. Esplosivo.
Apprezzato dal Capo del Governo di allora , Onorevole Silvio Berlusconi, come da lettera pubblicata in appendice al volume.
Nei lunghi anni in cui questo libro, che è del 2005, ha circolato fra una censura e l' altra ( Amazon lo ha distrutto ben tre volte) , ha trovato molti e qualificati estimatori. Di Berlusconi abbiamo già detto, ma va aggiunto un presidente cattolico del tribunale di Pordenone di tempi lontani , molto stimato per la sua onestà ed equilibrio, e più recentemente, addirittura , un massone perseguitato dai fratelli di tribunale che da queste pagine trovava conferma della sua persecuzione orchestrata " parallelamente ". Questo lettore aveva pure scoperto in questo libro tattiche persecutorie che non conosceva neppure lui , ma che aveva sperimentato sulla propria pelle e che ha riconosciuto come assolutamente veridiche e praticate. D' altro canto, il processo a Pinocchio con l' assoluzione dei briganti e la condanna alla galera del povero derubato che aveva "osato" denunciarli, non è solo frutto della fantasia di Collodi : quel giudice calcava di certo le scene degli italici tribunali ed è diventato un prototipo, un archetipo del tipico giudice italico di ieri, di oggi, di sempre. Ad bestias !
In fondo, Palamara non ha svelato niente di nuovo . Per l' autore del libro era già tutto
evidente più di trenta anni fa : bastava avere occhi per vedere e frequentare un qualsiasi tribunale . E il teatrino
criminale delle italiche toghe continua allo stesso modo ancora oggi, indisturbato, come
diceva ancora Lao Tze duemila anni fa : “ La giustizia è come il timone : dove
la si gira, va”. E dove questa giustizia corrotta conduca gli innocenti non allineati con il potere, l' autore di questo libro lo sa benissimo. Questa nuova edizione, la quarta, la dedichiamo a tutte le vittime di malagiustizia massacrate dalle corrotte toghe italiche.
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