Luigi Freddi è un nome
fondamentale per la cultura italiana in quanto creatore della moderna
cinematografia italiana, ideatore di Cinecittà e della Biennale di Venezia.
Giornalista, collaboratore del Popolo d'Italia, fu dapprima futurista, poi
volontario fiumano e attivo militante dei Fasci di Combattimento. Questa sua
antologia, ristampata per la prima volta dal 1929, rievoca la militanza
politica dell'autore e ci restituisce il quadro vivido di una Italia non
rassegnata a soccombere ed artefice del proprio destino. Diario delle vicende
squadriste dell'Autore e uno spaccato dell'Italia di quel tempo. Stile
narrativo vigoroso e fulminante, che elabora i temi della nuova cultura
fascista in espansione. Una Italia giovane di cui è smarrito anche il ricordo nella
fosca agonia dei nostri giorni di decadenza. Il volume qui ristampato venne
edito la prima volta come numero speciale della rivista Antieuropa. Asvero
Gravelli, direttore della rivista e uno degli scrittori e polemisti politici di
maggior qualità letteraria del periodo, firma anche una partecipe presentazione
di questo volume che abbiamo conservato anche in questa ristampa. L'Autore di
questo libro/antologia, coerentemente con i propri ideali, aderì alla RSI e
scontò anche il carcere per questa sua coerenza. (Edizioni della Lanterna).
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