Ristampato un classico
della politologia dell’ 800 : il testo sull’ espansionismo ebraico elaborato da
Osman Bey e che ha conosciuto traduzioni ed edizioni plurime in tutto il mondo.
Accentrato sull’ esame della identità ebraica nei secoli, identificata nella
dimensione apolide per scelta e in una vocazione al traffico monetario a dir poco
abissale, l’ autore, dopo aver presentato la nascita dell’ Impero Rothschild e l’ espansione finanziaria ebraica, nell’ appendice
dedicata alla Alleanza Universale Ebraica, identifica in questa massoneria il segreto
dello svilupparsi tentacolare del potere ebraico sulle Nazioni che consiste
nella capacità ebraica di “ concentrare dai punti più lontani del globo sopra
un punto qualsiasi un totale di
influenza pari a tutte le comunità ebraiche della diaspora e in grado di
rovesciare ogni resistenza”. Un libro
ancora oggi attualissimo a oltre 150 anni dalla sua apparizione in un Occidente
sgomento che non si capacitava , in pieno periodo di entusiasmo progressista,
di essere stato espropriato dalle sue risorse e leve di comando da una comunità
diffusa a macchia di leopardo fra le pieghe delle proprie Nazioni. Questo sgomento
oggi è divenuto incubo.
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