Quest'affermazione
potrebbe sembrare sorprendente, ma è un dato di fatto. Il testo religioso degli
ebrei non è la Bibbia, bensì il Talmūd. Scritto tra il I e II secolo dopo
Cristo (quindi secoli dopo la Bibbia), il Talmūd è considerato il vero punto di
riferimento per i rabbini e gli studiosi del giudaismo. La Bibbia viene a
essere vista come un testo per ragazzi e donne.
Quando si parla del
Talmūd, bisogna considerare che esso è un insieme molto vasto di libri.
L'edizione completa Soncino conta ben 35 volumi! Inoltre, questo testo è stato
tradotto in inglese solo negli anni '60, quindi per secoli solo coloro che
studiavano l'ebraico erano in grado di leggerlo e approfondirlo.
Chi ha letto o provato a
leggere il Talmūd sa quanto sia complesso e articolato. È un testo allucinante,
pieno di casi giuridici particolari che contengono prescrizioni dettagliate su
come comportarsi in diverse situazioni specifiche. Ma in tutto questo lungo
trattato legale, non si parla mai esplicitamente di Dio.
Personalmente, ho spesso
provato a consultare il Talmūd per verificare alcune citazioni attribuite ad
esso, come quella relativa alla bollitura di Gesù nelle sue feci. Ogni volta mi
sono reso conto che Dio non era oggetto delle discussioni presenti nel testo.
Certo, qualcuno potrebbe obiettare che i rabbini studiano tutti i 35 volumi,
quindi Dio deve essere menzionato in qualche punto. Ma allora chiedo:
dimostratelo! Mostrate degli articoli che citino passaggi in cui si parli di
Dio nel Talmūd.
In realtà, il Talmūd può
essere descritto come un enorme e intricato codice legale anziché come un testo
religioso, come ad esempio il Corano o i testi buddisti e cristiani. Si occupa
dei doveri e dei diritti degli ebrei in ogni possibile circostanza e delle loro
relazioni con i non-ebrei. Si discute a lungo delle peculiarità etniche e dei
diritti speciali del popolo ebraico, ribadendo la necessità di rimanere
separati ed esclusivi.
Non viene descritta
alcuna forma di vita dopo la morte o peccati da espiare, ma viene delineata una
morale complessa con migliaia di casi particolari pratici ed eccezioni. Ad
esempio, il Talmud stabilisce che è consentito percuotere i genitori in determinate
situazioni specifiche, a patto però di non maledirli. Ma anche questa regola ha
numerose eccezioni.
La stragrande maggioranza
della popolazione italiana escluse poche eccezioni, ritiene erroneamente che il
giudaismo segua principalmente la Bibbia come testo sacro. Pochissime persone
sanno dell'esistenza del Talmùd o ne hanno mai letto un brano. Il messaggio
generale è che nell'ambito del giudaismo, il Talmùd è il testo di riferimento
per i rabbini e gli studiosi, un'enorme enciclopedia di casi legali che
riguardano gli ebrei.
Se leggeste o provaste a
leggere il Talmud, vi rendereste conto che il "dio" menzionato è in
realtà il popolo ebraico stesso. Si tratta di un dio terreno, basato
sull'appartenenza etnica (fatta eccezione per pochi casi in cui l'appartenenza
può essere acquisita). Il Talmud enfatizza i diritti speciali e le qualità
particolari di questa comunità etnica, così come la necessità di non mescolarsi
con altri per rimanere separati ed esclusivi.
Sicché Gesù era
considerato un nemico da questa setta religiosa. Egli infatti disse loro:
"Se Dio fosse vostro Padre, mi amereste perché io sono venuto da Lui. Voi
invece siete figli del diavolo e volete soddisfare i desideri del vostro
padre."
Le Edizioni
della Lanterna hanno pubblicato molti testi sul Talmud, tutti controcorrente.
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