Analisi di un famoso
processo “ truccato” : il processo alla pubblicazione dei Protocolli dei savi
Anziani di Sion celebrato a Berna, nella confederazione elvetica, dal novembre
1933 al maggio 1935 su pressione delle comunità israelitiche della città. Autore
dello studio è Renè-Louis Berclaz, giornalista, scrittore, direttore del famoso
Courrier du Continent ed editore. Poco si è scritto su questo processo che ha
portato, dopo una serie di udienze truccate in favore dei querelanti ebrei, ad
una condanna della pubblicazione, condanna ritualmente evocata ogni volta che
si parla o scrive dei “Protocolli di Sion”. Se ne parla sì, senza ricordare che
tale condanna venne poi annullata dalla Suprema Corte elvetica e senza far caso
alla non irrilevante circostanza che nessuna altra nazione ha mai inteso
celebrare analogo processo. Berclaz ripercorre in modo chiaro ed efficace la
storia del processo e lo sforzo costante del tribunale di accondiscendere alle
tesi ebraiche dell' accusa senza concedere spazio alcuno alle tesi difensive ,
impedendo anche la produzione in atti di una impressionante mole di
documentazione fornita dal Welt-Dienst Germanico. Un processo antesignano dei
tanti processi politici cui assistiamo ai nostri giorni. L'opera di Berclaz è
l'unico studio oggi esistente sul processo di Berna non appiattito sulle
conclusioni kosher dominanti. Lo studio è integrato da due saggi: il primo è di
Julius Evola e fornisce altri dettagli sul processo – definito processo ebraico
nell'immediatezza della sua celebrazione e sottolinea l'autenticità sostanziale
dei Protocolli. il secondo scritto è di Edoardo Longo e nell'esaminare Il
mistero di Nilus sottolinea come l'accusa di falsità formale dei protocolli
omette di dire alcunchè sull'autenticità sostanziale delle fonti originarie
degli stessi,. Poiché è impensabile che un documento che va realizzandosi nella
Storia possa provenire da fonti false. Fonti rimaste a tutt'oggi ancora
occulte. Un libro da non perdere.
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