giovedì 17 aprile 2025

CAMERATISMO OLTRE LA MORTE

 

PS: nella foto, il libretto originale (1920) di Piero Belli, e la ristampa (con introduzione di Giacinto Reale e con titolo diverso) del 2023, delle Edizioni della Lanterna.

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Il fascismo ebbe, fin dall’inizio, la sua liturgia e i suoi “riti”, dedicati ad onorare i caduti….Emilio Gentile ha scritto in merito cose molto interessanti…procedure derivate dall’esperienza di guerra e poi di Fiume, con l’esposizione della bara scoperta, poi il trasporto, il picchetto, l’ ”attenti” e il “presente”….momenti culminanti di una comunità che ogni giorno rischiava la morte.

Come prevedibile, tali manifestazioni, per il forte impatto emotivo ecoinvolgente che avevano, anche per gli osservatori “esterni”, furono sempre ostacolate dalle Autorità…in più di un caso (a Venezia e a Bologna, per esempio) gli uomini delle squadre si impadronirono con la forza della salma del camerata caduto, per tributare ad essa onoranze degne.

Il primo caso, però, si ebbe a Trieste….qui, ad essere prelevata dall’ospedale civile, dove era temporaneamente custodita, in attesa di una sepoltura che il prefetto voleva “per pochi intimi”, per non turbare la sensibilità degli anarco-socialisti assassini, fu la salma di una Guardia Regia Giuffrida, linciato qualche giorno prima, mentre, fuori servizio, si trovava su un tram cittadino.

Protagonista del “furto” Pietro Belli. corrispondente locale del Popolo d’Italia, che, “a caldo” ricostruirà l’accaduto in uno scarno libretto (“Il furto di un cadavere”, appunto)….mi piace riportarne qualche riga, per lo stile veramente “salgariano” del racconto…non per niente l’accusa che i benpensanti dell’epoca rivolgevano agli scavezzacollo in camicia nera era proprio quella, di aver letto “troppo Salgari”:

“Potevano essere le due di notte dopo la mezzanotte, quando alla porta principale di ingresso dell’Ospedale, due Ufficiali dei bersaglieri picchiavano furiosamente, sorreggendo a braccia un giovane che sembrava svenuto….Un infermiere aprì finalmente lo spiraglio, e, visto il ferito, si affrettò a spalancare la porta…quando, improvvisamente, un nuvolo di uomini irrompe dall’esterno e penetra nell’atrio con il tumulto tempestoso dell’assalto. E’ un attimo. Il ferito si drizza senza più le bende…. il capo della spedizione è lì…, con la rivoltella in pugno. E dietro di lui sono dieci uomini che spianano silenziosamente le armi. “Ohè, il primo che fiata è un uomo morto!”….Anche la guardia di PS si è pacificata…..Dice, a un certo momento: “Fascisti ?” E una voce, dall’ombra, risponde: “Precisamente”. E tutto, allora, pare chiaro…..Le sentinelle….hanno fatto appena in tempo ad urlare: “Chi va là!” Ed hanno potuto anche imbracciare il loro moschetto. Ma sono già abbrancate dalla stretta ferrea di un abbraccio che atterrerebbe un bue. E senza neanche avere il tempo di dire una parola sin trovano senz’armi.”

Salgari…..appunto.

Giacinto Reale

Ricercatore storico

https://www.facebook.com/giacinto.reale.98?locale=it_IT


 



Link per l’ acquisto del libro :

https://www.lulu.com/it/shop/piero-belli-and-giacinto-reale/cameratismo-oltre-la-morte/paperback/product-2m4ye66.html?page=1&pageSize=4

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