In molti credono che il
debito pubblico sia il saldo negativo tra entrate e uscite del bilancio statale
causato da quei governi spendaccioni che negli ultimi decenni ci hanno fatto
vivere al di sopra delle nostre possibilità. Non è così: l’incapacità, gli
sprechi e le ruberie dei politici contribuiscono solo ad alimentarlo. La causa
è altra e viene da lontano, da molto lontano.
All’origine del debito pubblico, che ha
generato nei conti dello Stato una voragine in continuo aumento, vi è un
meccanismo ben congeniato definito “Signoraggio”, un termine non a caso di
origine medioevale. All' inizio fu la Banca d’Italia che non è la Banca dello
Stato Italiano, bensì un consorzio di banche private. Lo Stato è presente
attraverso l’INPS e l’INAIL con un minuscolo 5,6%, questo per giustificare la
definizione di Ente di Diritto Pubblico. Oggi i poteri della banca d' Italia sono passati <all' Unione Europea, ma il meccanismo perverso è lo stesso.
Il meccanismo in sintesi è questo: la in origine , la Banca d’Italia, oggi le strutture bancarie europee che creano l' Euro, si comportano come una semplice tipografia,
stampa una banconota, ad esempio da 100 euro, il cui costo di produzione è di
circa 30 centesimi tra filigrana e inchiostro e la cede alla Stato, non al
costo di produzione maggiorato del suo guadagno, come logica vorrebbe, bensì al
suo valore nominale: 100 euro. È come se il tipografo, a cui è stata
commissionata la stampa dei biglietti d’ingresso di un cinema, si facesse
pagare l’importo scritto sul biglietto.
Non è finita. Questo foglietto di carta colorata non viene venduto allo Stato, seppur ad un prezzo assurdo, bensì dato in affitto e, cosa ancora più scandalosa, senza alcuna possibilità di riscatto. Lo Stato per tutta la sua esistenza pagherà alle banche private eurocratiche gli interessi su delle banconote che in teoria gli dovrebbero appartenere. In sostanza la banconota oggi è solo una cambiale che l' Unione Europea dà agli stati ex sovrani che a sua volta la mette in circolo : rastrella risorse attraverso la circolazione monetaria dei cittadini e poi l' euro - cambiale viene portata all' incasso e il malloppo va tutto nelle mani degli eurocrati. Lo Stato di fatto è un collettore di risorse per la Banca centrale europea che a sua volta lascia vivere gli stati (ex) nazionali perchè gli fungono da esattori-riscossori, ma li indebita progressivamente con il costo della moneta fittizia che " genera" letteralmente dal nulla.. ....Vedrete poi quando entrerà in vigore il fisco europeo....
Un gran
bell’affare, con c’è che dire…ma non per il cittadino.
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