Presentazione del processo del 21.1.2023. Testo affidato alla
lettura di Giuseppe Mirisciotti:
Buongiorno.
Il Tribunale « Enzo
Tortora », affiliato al Tribunale internazionale « Bertrand e Russell », contro
la violenza e la negazione dei diritti umani, celebra oggi, 21/1/2023, a
Padova, sul sagrato della Basilica di Sant’Antonio il processo ai crimini
giudiziari sul caso « Edoardo Longo » che hanno prodotto una situazione di emarginazione
sociale e di oppressione totale verso l’avvocato Edoardo Longo, in sequestro
giudiziario dal 19 luglio 2022.
Il processo porterà ad
una sentenza che verrà trasmessa agli organismi internazionali liberi,
referenti al Tribunale « Bertrand Russell ».
La Corte è composta da
Morena Ganeo, presidente, e dai giudici a latere, Roberto Salvato e Silvio Bau.
La difesa viene
assicurata da Flavio Peron e l’accusa sostenuta da Albert Gardin.
Il richiamo a Enzo
Tortora è d’ obbligo, perché ci troviamo nuovamente davanti a dei gravi crimini
giudiziari, cioè ad un caso di malagiustizia, alla perversione del rapporto che
intercorre tra l’apparato giudiziario e il cittadino, dove il cittadino viene
isolato socialmente e politicamente, per farlo poi precipitare in fondo ad un
inferno carcerario, privo della solidarietà esterna e di ogni diritto basilare,
di quelli solitamente previsti per i detenuti.
Il processo è dunque
un’azione giuridica per denunciare una grave perversione del diritto.
Il processo metterà
finalmente a nudo i fatti all’origine della perversione giudiziaria nel caso
Longo per consentire all’opinione pubblica di conoscere e capire la situazione
e di prendere di conseguenza le misure adeguate al caso.
Il processo si svolge sul
sagrato della Basilica dedicata a un santo, Sant’Antonio, particolarmente
legato alla giustizia e alla nonviolenza cristiana.
Le personalità del
Tribunale “Enzo Tortora” sono:
– Morena Ganeo,
imprenditrice,
– Roberto Salvato,
operaio,
– Silvio Bau, artigiano,
– Albert Gardin, editore
e magistrato veneto,
– Flavio Peron.
In questo processo l’ imputato
era lo Stato italiano, nella sua articolazione giudiziaria, reo di violazioni
di legge, dei diritti civili e alla legalità e al giusto processo, perpetrati
in danno dell’ avvocato Edoardo Longo, gettato in carcere con condanne ingiuste
e con ordini di esecuzione penale illegali e ancora oggetto di impugnazione.
Saranno portati anche avanti alle autorità internazionali. L’ “ imputato” – cui
era stato assegnato un difensore ( diversamente da quanto accaduto all’
avvocato Edoardo Longo cui è stato negato il diritto di avere un difensore
avanti al “ processo farsa” avanti alla Corte di Appello di Trieste, che doveva decidere se gettarlo in galera – Lo
Stato italiano ha partecipato al processo….. inviando i suoi sgherri della
polizia per impedire la celebrazione del processo stesso !
Costoro hanno cercato
inutilmente di impedire la celebrazione del processo popolare e hanno anche
denunciato e minacciato la giuria stessa, nonostante la Corte Veneta si fosse
riunita nella sede extraterritoriale ( così stabilito addirittura dal Patti
Lateranensi pronunciati dal governo
fascista di Benito Mussolini nel 1923 e
poi confermati negli anni ‘ 80 dal governo socialista di Bettino Craxi ),
minacciando e intimidendo la Corte.
Nella foto che segue, si
vede la polizia mentre procede a denunciare il sig. Flavio Peron, dell’ Ufficio
Dogale, che era stato nominato difensore dello Stato italiano nel processo stesso
! Un esempio di come agisce la Repubblica Italiana :
E’ il testo con cui la Corte Veneta di Giustizia ha condannato l’ ordine
giudiziario italiano per crimini giudiziari compiuti nella vicenda dell’ avv.
Edoardo Longo. Il testo si può acquisire solo attraverso questo link :
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