sabato 25 ottobre 2025

IL FURORE DELLA DISPERAZIONE

 


Senza gas , senza corrente, come in una grotta : così vivevano i fratelli Ramponi da anni, strangolati dai debiti, pignorati, umiliati fino alla tragedia non erano occupanti illegali, la foto della sorella e l'intervista è chiara,  ma siete rimasti indifferenti mandando reparti speciali contro una famiglia di agricoltori  i Ramponi sono gente comune a cui può accadere di cadere in disgrazia e che non volevano lasciare la loro azienda agricola i loro animali perdere la loro dignità.

Non sono “casi limite”, ma il riflesso di un Paese che ogni giorno produce nuove vittime del ricatto economico e della miseria sociale.

Solo una settimana fa a Sesto San Giovanni Letterio Buonomo, 71 anni, si è lanciato dal sesto piano mentre lo stavano sfrattando. Non a veva perso tutto lui,  ma vivere di pensione ti porta alla povertà e non ce la fai più a pagare affitto, utenze o semplicemente fare la spesa sperando sempre di non ammalarsi.... E nessuno lo ha salvato ha preferito uccidersi lui  che uccidere.

Intanto, gli ultimi dati ISTAT dicono che la povertà assoluta è in aumento: milioni di persone in Italia non riescono più a riscaldarsi, a mangiare come si deve, a pagare l’affitto, una bolletta e guai ad ammalarsi.

Non parliamo più solo di “emergenza”, ma di un vero collasso sociale, dove la dignità è diventata un lusso e la sopravvivenza una lotta quotidiana, è l'economia di guerra che lo impone sono i profitti sempre più alti delle multinazionali di chi ci sfrutta e sfratta è la lotta del neoliberismo contro l'umanità.

C’è un filo che lega tutto questo: un sistema che difende i profitti e schiaccia i poveri, che salva le banche ma abbandona le persone.

C'è rabbia e non solo dietro le grandi manifestazioni per la Palestina o al calo drastico della rappresentanza elettorale, le persone, i giovani non hanno più futuro, mentre continuate ad esaltare le vittorie elettorali di centrodestra o centrosinistra la maggioranza delle persone non vi votano più,   oramai si governa con il 25%  visto che a votare non va oltre la metà degli aventi diritto al voto

E finché non avremo il coraggio di dirlo, di organizzarci e di ribellarci, continueranno a morire in silenzio gli ultimi, quelli che non contano per nessuno ma che raccontano più di tutti che questo Paese è malato di disuguaglianza e indifferenza.

RL

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